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GRUPPO MOTOCICLISTI PISTOIESI PROFESSIONALITA’ E PASSIONE

Alessandro Lazzerini (primo a dx)

 

UN bilancio più che soddisfacente, così si legge nella relazione tecnica relativa alla stagione 2015, per il Gruppo Motociclisti Pistoiesi che si è ritrovato al Circolo Arci di Casenuove di Masiano per l’annuale convivio. Nell’arco della stagione sono stati impiegati 35 motociclisti con una percorrenza di 210mila chilometri suddivisi in 115 gare e con 150 servizi di squadra. Anche loro nel ciclismo sono protagonisti, che fanno di tutto per rendere agevole e sicuro lo svolgimento di una manifestazione.

“Noi vorremmo – dice il suo presidente Alessandro Lazzerini – che tutti gli automobilisti conoscessero l’art. 9 del Codice della Strada, cosa indica quel cartello sull’auto di inizio gara e quello che segnala la fine della gara stessa”.

– E di conseguenza sapessero come comportarsi.

“Proprio così, ed invece se chiedi a molti cos’è una scorta tecnica o una motostaffetta non lo sanno”.

– Un lavoro in fondo rischioso il vostro.

“E’ vero ed i pericoli non mancano. Occorre educare, introdurre nei quiz per il rilascio della patente alcune domande specifiche sul ciclismo. Da parte nostra l’impegno per una formazione sempre più alta, la necessità di frequenze radio dedicate alle gare ciclistiche come servizio pubblico, l’informazione attraverso radio e televisioni agli utenti (in primis gli automobilisti) per far capire quanto sia delicato il servizio che effettuiamo, e soprattutto una modifica o quantomeno un chiarimento sull’art. 141”.

– Qualcuno si domanda, ma chi ve lo fa fare.

“La passione che ci spinge a dedicare tanti weekend all’anno a favore della sicurezza, a proteggere i corridori di ogni categoria dai giovanissimi ai professionisti, in qualsiasi condizione meteo. Per questo – conclude Lazzerini – vorremmo ringraziare tutti i tesserati del nostro gruppo, i nostri sponsor Anico, Officina Fattori, Tre Emme, gli organizzatori che ci affidano il compito in tante gare. Noi siamo pronti alla nuova stagione, vorremmo maggiore collaborazione, dialogo costante e tutela”.

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