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Davide Pacchiardo brinda al primo successo nella Milano-Tortona

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Il piemontese del Team Pala Fenice taglia solitario il traguardo al termine di una brillante fuga, ai posti d’onore il kazako Matvey Nikitin (Team Named-Ferroli) e Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club)

Tortona (AL) (1/5) – Prima vittoria tra i dilettanti per il piemontese di Val Della Torre (Torino) Davide Pacchiardo, 24 anni il prossimo 30 maggio, livrea del Team Pala Fenice diretto in ammiraglia dall’ex bistricolore professionisti Salvatore Commesso. ”Sì, una felicità immensa – afferma commosso Pacchiardo – perché credo in questo sport e voglio farmi strada. L’anno scorso correvo per il Team Cerone, ho conquistato tanti piazzamenti, questa è la mia prima vittoria in assoluto e la dedico ai miei compagni di squadra, ai tecnici ed ai titolari della squadra e ai miei genitori Patrizia ed Ezio, oltre che a mio fratello Walter qui presente. Lasciatemi però il piacere di una dedica speciale alla mia ragazza Jennifer, che capisce i miei sacrifici e mi sostiene con tanti incoraggiamenti, dividendo con me, speranze, fatiche e obiettivi.”
LA CRONACA – Il Mossiere è Giovanni Ferrari Cuniolo, presidente del Veloce Club Tortonese 1887 “Serse Coppi” e bisnipote del grande Giovanni Cuniolo detto “Manina”, primo campione d’Italia in assoluto, maglia tricolore conquistata l’8 luglio1906. Al via 176 corridori per disputare questa 68° edizione della Milano-Tortona, con partenza e arrivo a Tortona, pur conservando l’antica denominazione nella speranza di potere ripetere un giorno il vecchio percorso con partenza dalla metropoli lombarda.
Ed è subito battaglia con Stefano Luppino (MI-Impianti), Simone Cattaneo (Viris) e Gabriele Campello (Cerone) primi attaccanti. Solo Luppino insiste nell’azione e trova man forte in Val Luijk, olandese della Monviso, Cismondi, dell’UC Monaco, Donesana (MI Impianti) e Mariani (CipolliniAlè), con i quali pedala al comando della corsa fino al km. 42, quando il gruppo si ricompatta.
Una tregua di qualche chilometro poi è la volta di un drappello di 11 corridori ad avvantaggiarsi: Myrsko (Bielorussia), Parker, (Cipollini), Bazhkou (Fiscal Office), Montobbio (MI Impianti), Ferrarotti (Overall), Guizzetti (SC Cene), Solina (Cerone), Lavazza (UC Monaco), Brocchetti (Palazzago), Hamilton (Mendrisio) e Bardelloni (Viris), che guidano la corsa sul 1° passaggio al GPM di “Montanina” alt mt. 320 slm, dove passano nell’ordine, Bazkhou (Fiscal Office), Parker, (Cipollini) e Myrsko (Bielorussia). mentre al TV sulla linea del traguardo prevale Bardelloni (Viris). 
Il vantaggio di questo drappello cronometrato in poco più di un minuto, viene annullato dal gruppo e nel mescolamento degli atleti si forma un nuovo plotone che scala il secondo GPM al km. 76, sempre in località Montanina, dove transitano nell’ordine Bazhkou (Fiscal Office), Coffinardi (Magni Boltiere) e Myrsko (Bielorussia).
Ennesimo ricongiungimento e Mirko Nosotti (MI Impianti) ne approfitta per avvantaggiarsi ma senza trovare compagni d’avventura. Dopo una passerella di 8 chilometri anche per Nosotti il rientro in gruppo. 
La corsa, prevedeva 4 giri (116 km in totale) di un circuito con medie difficoltà ed i corridori hanno concluso le prime due ore di corsa alla media di kmh. 44,141. Fino alla conclusione dei 4 giri iniziali la corsa prosegue all’insegna di continui attacchi, che però si esauriscono sempre nel giro di pochissimi chilometri fino all’inizio dell’ultimo giro, quando, all’attacco della salita del GPM di “Fonti”, km. 128 alt. 300 mt slm, allungano Bazhkou (Fiscal Office), Redi Halilaj (Named) e Jacopo Mosca (Viris) che taglieranno nell’ordine il GPM per poi proseguire la fuga con Voicu, (Palazzago), Andreoletti (Colpack), Nikitin (Named), Hmouddan (Palazzago), Bennati (Pool Cantù). A questi si aggiungono a gruppetti altri corridori: Franco Carlo (Monviso), Azzolini (Pool Cantù), Locatelli (Viris), Pacioni (Colpack) e Davide Pacchiardo (Pala Fenice). 
Questo drappello andrà definitivamente a contendersi la vittoria negli ultimi chilometri, quando si verificano delle new entry nel gruppo di testa dove Pacchiardo non nasconde le sue velleità di vittoria. Sempre nelle primissime posizioni del gruppetto in fuga si esalta sulle rampe che portano all’ultimo GPM di giornata, la Cima Coppi in località Boffalora di Castellania (Paese dove riposano Fausto e Serse Coppi) al km. 138 alt. Qui Pacchiardo transita per primo e Stanislau Bazhkou (Fiscal Office) si assicura matematicamente la vittoria nel GPM dedicato alla memoria di Giorgio Borasi.
Pacchiardo inizia la discesa a tutta, il traguardo è ad una quindicina di chilometri e sono molti i corridori che, a turno, tentano l’aggancio, ma il fuggitivo con circa 30” non si lascia andare, insiste, ci crede. Davanti a lui, è il traguardo e se poi il traguardo è prestigioso come quello di Tortona, qui nella terra dei “Campionissimi”, allora le forze si raddoppiano. 
Dietro si muove anche un certo Davide Martinelli (Colpack), anche lui ci crede, pedala a pancia in terra, ma nonostante il grande impegno non riesce a ricucire.
Il traguardo di via Emilia a Tortona si avvicina sempre più e la squillante voce dello speaker Angelo Torti informa metro per metro la situazione che continua ad oscillare con un gap sempre intorno ai 30” tra il fuggitivo e gli inseguitori che non si risparmiano affatto.
Ma oggi è decisamente giornata sì per il giovane piemontese che taglia il traguardo a braccia alzate, con un groppo emozionale in gola e due lacrime di gioia che gli rigano il viso mentre mamma Patrizia se lo stringe forte al cuore dicendogli semplicemnte : “Bravo Davide!”.
(Nella foto soncini il podio)

Vito Bernardi

Ordine d’arrivo: 1. Davide Pacchiardo (Team Pala Fenice) Km. 159,3 in 3h47’, media 42,106;
2. Matvey Nikitin (Kaz-Team Named-Ferroli) a 20”; 3. Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club); 4. Alberto Nardin (Overall Cysling Team); 5. Stanislau Bazhkou (Blr-Fiscal Office-Dama Merida); 6. Redi Halilaj (Alb-Team Named-Ferroli); 7. Jacopo Mosca (Viris-Maserati-Sisal); 8. Alfio Locatelli (Viris-Maserati-Sisal); 9. Nathan Pertica (Team Named Ferroli); 10. Luca Pacioni (Team Colpack).

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