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Ciclismo – Il caso Ulissi fra nuovi studi e controanalisi

Smaltiti (o quasi) i festeggiamenti per il trionfo di Nibali al Tour de France, riepiloghiamo l’ultimo controverso mese di Diego Ulissi, positivo al salbutamolo dopo un controllo effettuato al Giro d’Italia. Le controanalisi sono state completate e un nuovissimo studio medico, grazie a un campione di 18 atleti non asmatici sottoposti a inalazione, potrebbe rivelare l’inesattezza dei primi test

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Ciclismo - Il caso Ulissi fra nuovi studi e controanalisi

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Giro d’Italia 2014, Diego Ulissi (AP/LaPresse)

Poco più di un mese fa, il 25 giugno, Diego Ulissi è stato sospeso dalla Lampre-Merida per una quantità illegittima di salbutamolo nelle urine, esito di un controllo effettuato sullo scalatore toscano al termine dell’undicesima frazione del Giro d’Italia (Collecchio-Savona) dello scorso 21 maggio. Vincitore sul primo arrivo in salita della Corsa Rosa a Viggiano, quinta tappa, Ulissi si era ripetuto tre giorni dopo, ancora in ascesa, a Montecopiolo, ritirandosi il 29 maggio (prima della diciottesima frazione) per una faringite batterica. La Lampre-Merida, che aderisce al Mccp, Movimento per un ciclismo credibile, l’ha fermato in via cautelativa e Ulissi, che respinse subito ogni ipotesi di assunzione esogena di una tale quantità di salbutamolo, si è sottoposto a Losanna fra il 14 e il 16 luglio alle controanalisi di escrezione urinaria (controlled excretion study, test inizialmente previsti per il 9/7 e posticipati di qualche giorno per l’indisponibilità di un perito di parte) legittimate dai regolamenti WADA e UCI.

 

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Diego Ulissi (foto AP/LaPresse)

Il salbutamolo è un principio attivo broncodilatatore: nel ciclismo è considerato farmaco a restrizione d’uso che necessita (in Francia e in Italia) la certificazione medica di un pneumologo o allergologo e deve essere dichiarato agli ispettori prima dei controlli antidoping. Il salbutamolo non migliora le prestazioni atletiche e aiuta a respirare meglio solo in caso di attacco d’asma o asma da sforzo. E l’ultimo caso – più esattamente un broncospasmo indotto dall’esercizio fisico – spiegherebbe ad esempio l’utilizzo che ne ha fatto Christopher Froome (a scopo preventivo e mediante sospensione pressurizzata) al Delfinato, colto in un fotogramma mentre inala da uno spray durante la seconda tappa: si trattava di un farmaco antiasmatico (salbutamolo ad azione immediata) chiamato Ventolin e acquistabile in farmacia su prescrizione medica.

 

Torniamo a Ulissi, positivo al salbutamolo lo scorso 21 maggio dopo l’undicesima frazione del Giro d’Italia: il principio attivo contenuto nelle sue urine (1900 ng/ml) non rispetta la restrizione d’uso (1000 ng/ml, circa 10 puff) né la dichiarazione rilasciata dal corridore – accompagnato dal medico sportivo della Lampre Merida, il Dottor Carlo Guardascione – in sede di test, ovvero l’inalazione da Ventolin di 2 spruzzi pari a 200 ng/ml. a gara in corso. I risultati degli esami sono stati comunicati direttamente dall’Union Cycliste Internationale e la Lampre-Merida chiarì la sospensione preventiva del suo corridore con un comunicato ufficiale.

 

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Diego Ulissi (foto AFP)

Al Giro d’Italia del 2007 furono trovati positivi al salbutamolo Alessandro Petacchi (squalificato per un anno) e Leonardo Piepoli, ma un nuovo studio chiamato «Impact of Ethnicity, Gender, and Dehydration on the Urinary Excretion of Inhaled Salbutamol With Respect to Doping Control» e firmato da un gruppo misto di ricercatori della University of Kent, della Liverpool John Moores University e del University College di Londra potrebbe spiegare le eventuali anomalie dei controlli effettuati sulle urine di Duego Ulissi: “I ricercatori hanno fatto inalare salbutamolo a 18 atleti non asmatici prima di uno sforzo in cui era previsto un moderato (dal 2 al 5 per cento) calo di peso corporeo indotto da caldo umido. Dieci atleti hanno inalato 800 μg di salbutamolo (metà della dose massima prevista dalla Wada) mentre altri otto hanno inalato la dose massima di 1600 μg. Dosi entrambe consentite dal Codice Wada. Bene, nelle urine di TUTTI gli atleti è stata non solo superata la soglia massima di 1000 ng/mL prevista dalla Wada ma addirittura quella di 1200 ng/mL”.

Intanto da Lugano, il 18 luglio Diego Ulissi ha scritto su Facebook: “Ciao a tutti mi ritrovo a scrivere dopo qualche giorno non troppo felice per me anche se grazie ad una fantastica famiglia e ad amici unici ho ritrovato il sorriso… grazie alle tantissime persone che mi sostengono e un grazie particolare a tutto lo staff e compagni del Team Lampre Merida che non mi hanno mai fatto sentire un attimo solo, sono sicuro che presto sarò di nuovo a lottare a fianco a voi, naturalmente più forte di prima!!! A presto, Diego”.

 

FONTE : it.eurosport.yahoo.com

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