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Team Copack – Iuri Filosi 6° al Mondiale Under 23 vinto dal norvegese Bystrom

MARTINELLI AZIONE-tile

PONFERRADA (SPAGNA) – Come un anno fa a Firenze con Villella, anche quest’anno a Ponferrada 2014, in Spagna, il Team Colpack torna dal Mondiale su strada Under 23 con un sesto posto, questa volta col trentino Iuri Filosi, il migliore degli italiani al termine di una prova molto controllata e che si è sbloccata solo nel finale e che ha visto laurearsi campione del mondo il norvegese Sven Erik Bystrom.

Con un attacco sferrato sull’ultima salita è riuscito a scollinare con una manciata di secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori e si è involato tutto solo verso il traguardo di Ponferrada. Medaglia d’argento per l’australiano Caleb Ewan, che ha regolato la volata del gruppo, e medaglia di bronzo per l’altro norvegese Kristoffer Skjerping.

“Un po’ di rammarico chiaramente c’è – ammette Filosi subito dopo la linea d’arrivo – perché oggi stavo veramente bene e all’ultimo giro ci credevo tanto di poter centrare un risultato importante. Quando è partito Moscon all’attacco io sono rimasto lì a fare la guardia, ma è stato davvero sfortunato a cadere in discesa. Peccato! A quel punto mi sono detto che toccava a me. Sulla salita finale sono riuscito a rimanere con i migliori poi negli ultimi metri ha allungato il norvegese io ho scollinato a pochi secondi, pensavo di riuscire a rientrare in discesa, ma non è stato sufficiente. Ci volevano ancora un paio di curve. Sul rettilineo d’arrivo mi ha affiancato Chirico e quando l’ho visto gli ho detto di tirarmi la volata perché mi sentivo molto bene, ma non ho fatto a tempo a dirglielo che si è toccato con un avversario e ha rischiato seriamente di cadere. Allora mi sono messo alla ruota dell’australiano Ewan, che sapevo essere uno dei più veloci e ho fatto la mia volata. Bystrom è stato fortissimo ad arrivare solo e si è meritato questo titolo. A me è mancato qualcosa negli ultimi metri per centrare un piazzamento migliore che poteva essere nelle mie corde. Peccato!”.

Ha chiuso al 62° posto il bresciano Davide Martinelli, l’altro atleta della Colpack impegnato con la maglia azzurra: “La giornata era molto calda – ha raccontato – e ha influito anche sul ritmo di corsa. Siamo partiti regolari e così è andata avanti più di metà corsa. Ho parlato con Zurlo e mi ha detto che non si sentiva al top, ma poi al penultimo giro anche io ho sentito un principio di crampi e sulla salita più lunga, a 500 metri dallo scollinamento ho perso le ruote dei migliori. Mi dispiace perché il CT Amadori mi aveva dato molta fiducia e pensavo di potermi inventare qualcosa a meno 2 o 3 giri dall’arrivo. Ma l’Australia ha tenuto la corsa molto chiusa ed era inutile andare all’attacco in quel momento”. Resta comunque un esperienza molto positiva per i due ragazzi della Colpack e la soddisfazione per il presidente Beppe Colleoni e tutto lo staff di vedere due dei propri ragazzi in maglia azzurra ad un Mondiale.

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