NEWSPROFESSIONISTI

MONDIALI STRADA: Michal Kwiatkowski regala un titolo storico alla Polonia

MONDIALE 2014

 

Alla 81^ edizione dei Mondiali Michal Kwiatkowski ha regalato oggi il primo titolo iridato della corsa in linea élite alla Polonia. Risultato storico, che nasce da un attacco portato al momento e al punto giusto. A circa 7,5 km dalla fine dell’ultimo giro il polacco si è tuffato a corpo morto in discesa ed è piombato come un falco su De Marchi, Kiryenka, Andersen e Guatier che stavano guidavano la corsa con un lieve margine sul primo gruppo di inseguitori. Dopo aver ripreso fiato, Kwiatkowski è scattato sull’ultima salita scollinando con il gruzzolo di secondi di vantaggio che gli hanno consentito di tagliare il traguardo davanti al gruppetto di contrattaccanti composto dall’australiano Gerrans, dallo spagnolo Valverde, dal danese Breschel, dal belga Van Avermaet e dal francese Gallopin, sfilati nell’ordine alle sue spalle. A pochi secondi il gruppo con Sonny Colbrelli, che si è piazzato al tredicesimo posto, primo degli azzurri.
Ancora un piazzamento sul podio mondiale di Alejandro Valverde, il sesto (2 argenti e 4 bronzi), ma il titolo continua a sfuggirgli.
“Non c’era un piano preordinato – ha detto poi in sala stampa Kwiatkowski, neo campione del mondo – né per far lavorare i miei compagni di squadra, né quando sono partito. Mi sentivo bene e ci ho provato… ecco tutto”.
Sulla prova della Nazionale azzurra il C.t. Davide Cassani commenta: “Abbiamo fatto tutto quello che avevamo programmato e sapevamo che non sarebbe stato facile. Avevamo studiato le previsioni del tempo e proprio in coincidenza con il temporale avevamo programmato l’attacco di Visconti e Caruso. Lo scopo era quello di allungare il gruppo, per lanciare poi qualche uomo in fuga. Abbiamo acceso noi la corsa, abbiamo alimentato varie fughe, siamo sempre stati presenti, De Marchi è stato raggiunto a 6 km. dall’arrivo. Devo ringraziare tutti i ragazzi perché hanno corso come una grande squadra.”
Va detto che vincere una medaglia all’esordio sull’ammiraglia azzurra era una “mission impossible” non riuscita neppure al grande Alfredo Martini (oltre che a tutti i tecnici dopo di lui).
Il presidente della Fci Renato Di Rocco dice: “Abbiamo visto una squadra ben orchestrata ed eravamo consapevoli che ci mancava un uomo che potesse finalizzare un’azione particolare che non fosse quella di arrivare allo sprint. La squadra è rimasta compatta fino alla fine. C’è stata un’azione individuale, che ci attendevamo, e così è stato. Però se guardiamo i primi arrivati, potrebbero tutti figurare come degni vincitori, ciò per dire la difficoltà della corsa. Per questo un bravo al progetto di Davide e a tutti i corridori che hanno corso onorando la maglia azzurra”.
– Inevitabile stilare un primo bilancio, anche se a caldo, di questi mondiali nel loro complesso
“Forse ci aspettavamo qualcosa di più. Tre quarti posti non è piacevole, ma significa che abbiamo margini di crescita. Sappiamo che nelle prove a crono c’è un gap che stiamo colmando. Ci auguriamo che atleti e squadre di appartenenza degli juniores e under 23 si convincano che le cronometro contribuiscono alla crescita fisica e psicologica degli atleti. Abbiamo visto dei giovani talenti, sia tra gli uomini sia tra le donne, osando anche qualcosa, ovvero mettendo in campo in alcuni casi molti atleti di primo anno e questo ci permette di guardare con fiducia il futuro”.

CORSA IN LINEA UOMINI ELITE: 1. Kwiatkowski Michal (Pol) Km. 254,8 in 6h29’07”; 2. Gerrans Simon (Aus) a 1”; 3. Valverde Belmonte Alejandro (Spa); 4. Breschel Matti Dan); 5. Van Avermaet Greg (Bel); 6. Gallopin Tony (Fra); 7. Gilbert Philippe (Bel) a 4”; 8. Kristoff Alexander (Nor) a 7”; 9. Degenkolb John (Ger); 10. Bouhanni Nacer (Fra); 11. Cancellara Fabian (Svi); 12. Swift Ben (Gbr); 13. Colbrelli Sonny (Ita); 14. Matthews Michael (Aus); 15. Navardauskas Ramunas (Lit); 21. Bennati Daniele (Ita); 32. Visconti Giovanni( Ita) a 14”; 34. Aru Fabio( Ita) a 17”; 40. Nibali Vincenzo (Ita) a 27”; 41. Caruso Giampaoloita(Ita) a 31”; 45. De Marchi Alessandro (Ita) a 1’03”; 76. Damiano Caruso (Ita) a 6’11”; 80. Manuel Quinziato (Ita) a 6’11”.

Condividi