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Capolavoro di Gianni Moscon nel “Piccolo Lombardia”

L’azzurro in forza alla Zalf Euromobil désirée Fior si avvantaggia nel finale con il belga Dylan Teuns, che poi supera allo sprint – Terzo il francese Latour rientrato sui due e poi staccato sull’ultima erta

Oggiono (LC) (4/10) – Livrea della corazzata Zalf Euromobil désirée Fior, 20 anni, trentino della Val di Non, Gianni Moscon suggella la seconda vittoria stagionale nell’86° Piccolo Giro di Lombardia-5° Memorial Ezio Tettamanti anticipando sulla linea il compagno di fuga Dylan Teuns (nella foto Soncini l’arrivo). L’azzurro di Ponferrada ai piedi del podio dichiara: “Ho un’ottima condizione come avevo dimostrato anche a Ponferrada e sono venuto al Piccolo Lombardia molto determinato. Mi sono avvantaggia col belga Teuns ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, poco dopo abbiamo ricevuto la collaborazione di un compagno assai pericoloso come il francese Latour, che sulla Marconaga ha pagato duramente i miei scatti e quelli di Teuns perdendo le nostre ruote. Poi è stata una perfetta collaborazione tra me e Teuns che, come era d’altronde da attendersi, negli ultimissimi chilometri ha cercato di staccarmi. Non ho ceduto e sul vialone d’arrivo ho imposto il mio spunto veloce. Una vittoria che dedico al mio corregionale Thimothy Porcelli e alla sua famiglia. È stata anche una netta rivincita sulla sfortuna che mi ha colpito a Ponferrada con quella caduta ad un passo dall’arrivo, quando avevo ancora tutte le mie carte da giocare”.
LA CRONACA – Starter il sindaco di Oggiono, Roberto Paolo Ferrari, e il presidente del VC Oggiono, Daniele Fumagalli, mentre il gruppo musicale dei “Firlinfeu” con le sue note rallegrava ulteriormente l’atmosfera di festa in una giornata climaticamente ideale per i 161 corridori che hanno preso il via in rappresentanza di 28 squadre, 14 delle quali straniere.
Il percorso è stato leggermente allungato per una deviazione causata da lavori stradali nell’abitato di Erba e si snodava da Oggiono sui saliscendi del lecchese e della brianza attraverso Sirone, Albavilla, Besana, Monticello Brianza (dove abitava Fiorenzo Magni), Bevera, Molteno e Oggiono per il primo passaggio. Poi si punta con decisione verso la salita del Ghisallo pedalata dal versante “tosto” con inizio a Bellagio sul Lago di Como. Poi, discesa verso Oggiono 2° passaggio e, ultimi 25 chilometri con gli strappi di Colle Brianza (532 mt slm) e Marconaga a soli 6 chilometri dal traguardo.
L’andatura è subito piuttosto vivace e dopo una lunga serie di tentativi prende il largo un”settebello” formato da Riciputi (Viris), Spengler (Svi-Bmc), Londn (Bel-Omega), Korosec (Slo-Radenska), Page (Svi-Roth-Felt), Newey (Gbr-Zappi’s) e Fabio Gadda (Team Idea) per una passerella di poco superiore ai 10 chilometri, fino al km. 47 quando il gruppo torna compatto.
Ma l’agonismo è altissimo e ci pensano l’argentino Nebot e lo sloveno Safaric a ravvivare la testa della corsa passando in testa al primo passaggio sotto la linea del traguardo seguiti a pochissimi secondi da Bouvri (Bel-Omega) e Robeet (Bel-Color Code), che qualche centinaio di metri dopo il passaggio sul viale d’arrivo, si ricongiungono formando in testa un quartetto fino al km. 57, quando il gruppo torna compatto.
Qui comincia un forte tourbillon con continui cambi in testa, prima con un plotone di una trentina di corridori e poi con 18 quando inizia la salita del Ghisallo: Masnada e Ravasi (Colpack); A. Marengo (Viris); Teuns e, Vliegen, (Belgio), entrambi della BMC; Berlato, Garosio, Tonelli e Moscon (Zalf); Bidard, Latour e Nans, francesi dell’Ag2R; Warnier, belga della Color Code; Guerin, francese e, Hoelgard, entrambi del Team Etixx; Newey, Inglese della Zappi’s e Marco Tizza della MI Impianti.
Questi corridori si contenderanno il GPM-Memorial Giorgio Frigerio ai 754 mt slm della Madonna del Ghisallo. Transitano nell’ordine Nans Peters e Pierre Roger Latour entrambi francesi del Team Ag2R-La Mondiale-U23 e, in terza piazza il varesino Edward Ravasi (Colpack).
Nella successiva discesa il gruppo di testa riceve l’apporto di altri 5 corridori: Ciccone (Colpack), Knox (Gbr-Zappi’s), Amici (MI Impianti), Luca Sterbini (Pala Fenice) e Toniatti (Zalf).
Il traguardo dista meno di 20 chilometri e la battaglia è più che mai viva e i 23 corridori di testa cominciano a “frantumarsi”.
Si avvantaggia il tandem composto dal belga Dylan Teuns (Bmc) e dall’italiano Gianni Moscon, mentre il francese insegue a pochi secondi per agganciarsi poi ai due di testa quando mancano meno di 10 chilometri all’arrivo. Ma c’è un’altra asperità da superare, i 430 mt slm di Marconaga di Ello e su questo “dentino”, il francese Latour paga dazio perdendo le ruote degli altri due compagni di fuga, che invece ci danno dentro e vanno decisi a contendersi la vittoria allo sprint. Il belga Teuns lancia da lontano ma la fatica è tanta anche per lui, le forze non lo sorreggono abbastanza da piegare Moscon, che rilancia e vince nettamente. Il francese Pierre Roger Latour, molto deluso, completa il podio conquistando la terza piazza a 8”.

Vito Bernardi

Ordine d’arrivo: 1. Gianni Moscon (Zalf Euromobil désirée Fior) km. 170,800 in 3h55’20”. media kmh. 43,547; 2. Dylan Teuns (Bel-Bmc-Developement Team); 3. Pierre Roger Latour (Fra-Ag2R-La Mondiale-U23) a 8”; 4. Peters Nans (Fra-Ag2R-La Mondiale-U23) a 1’40”; 5. François Bidard (Fra-Ag2R-La Mondiale-U23); 6. Andrea Toniatti (Zalf Euromobil désirée Fior); 7. Loic Vliegen (Bel-Bmc); 8.Marco Tizza (MI Impianti-Remer-Guerciotti); 9. Antoine Warnier (Bel-Color Code-Biowanze); 10.Alberto Marengo (Viris-Maserati-Sisal).

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