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EUROPEI PISTA ELITE: Argento di Liam Bertazzo nella corsa a punti, terzo bronzo per Elena Cecchini (scratch)

L’azzurro, ben sostenuto da Coledan, ha conquistato il secondo gradino del podio alle spalle del francese Benjamin Thomas, la veronese ancora alla ribalta nella gara vinta dalla russa Romanyuta

Baie-Mahualt –Guadalupa (FRA) (17/10) – Maglie azzurre sul podio in entrambe le finali disputate nella seconda giornata dei Campionati Europei Elite in corso a Baie-Mahualt –Guadalupa (Francia). Nella corsa a punti uomini Liam Bertazzo ha vinto la medaglia d’argento terminando alle spalle del francese Benjamin Thomas, che ha conquistato il titolo con 37 punti. L’azzurro con 30 punti ha preceduto il tedesco Henning Bommel, medaglia di bronzo con 24 punti. Nella top ten anche Marco Coledan, che ha dato un apporto decisivo a Bertazzo nelle volate e nel bloccare tutti gli attacchi degli avversari.
Terzo bronzo per Elena Cecchini. Dopo l’inseguimento a squadre e la corsa punti, la veronese ha conquistato il terzo gradino del podio nello scratch donne terminando sulla scia della russa Evgenia Romanyuta, campionessa d’Europa, e della francese Laurie Berthon.
Anche in questo caso è stato importantissimo il gioco di squadra attuato con Tatiana Guderzo, che ha messo a disposizione tutta la sua esperienza per favorire la volata della compagna (nella foto Bettini, a sinistra le due azzurre con il Ct Salvoldi, a destra Liam Bertazzo).
Si sono svolte nella giornata anche le prime tre prove dell’omnium uomini. Al giro di boa Elia Viviani è in terza posizione a pari punti (104) con il britannico Jonathan Dibben, a due sole lunghezze dallo spagnolo Unai Elorria Gazubiaur (106) e a quattro dal russo Artur Ershov (108). Viviani ha vinto alla grande la prima e terza prova (scratch ed eliminazione), ma ha perso posizioni con il nono posto della seconda prova (inseguimento). Decideranno per il titolo le tre prove di domani (giro lanciato, km da fermo e corsa a punti) e l’azzurro ha ottime chances di centrare il bersaglio.
Domani si assegneranno anche i titoli dei 500 mt donne, del km da fermo uomini, dell’inseguimento individuale uomini e della velocità individuale donne e uomini.

OMNIUM UOMINI
1^ prova scratch: 1. Elia Viviani (Ita); 2. Artur Ershov (Rus); 3. Unai Elorria Gazubiaur (Spa); 4. Jonathan Dibben (Gbr); 5. Lucas Liss (Ger); 6. Raman Tsishkou (Blr); 7. Kenny Deketele (Bel); 8. Adrian Teklinski (Pol); 9. Gael Suter (Svi); 10. Vladyslav Kreminskyi (Ucr).
2^ prova inseguimento: 1. Jonathan Dibben (Gbr) 4’43”107, media 50.864; 2. Adrian Teklinski (Pol) 4’45”922; 3. Unai Elorriaga Zubiaur (Spa) 4’46”076; 4. Artur Ershov (Rus) 4’46”243; 5. Tim Veldt (Ola) 4’46”296; 6. Kenny Deketele (Bel) 4’47”765; 7. Lucas Liss (Ger) 4’48”757; 8. Gael Suter (Svi) 4’48”915; 9. Elia Viviani (Ita) 4’49”497; 10. Raman Tsishkou (Blr) 4’50”158.
3^ prova eliminazione: 1. Elia Viviani (Ita); 2. Gael Suter (Svi); 3. Artur Ershov (Rus); 4. Unai Elorriaga Zubiaur(Spa); 5. Vladyslav Kreminskyi (Ucr); 6. Jonathan Dibben (Gbr); 7. Vivien Brisse (Fra); 8. Adrian Teklinski (Pol); 9. Casper Pedersen (Dan); 10. Raman Tsishkou (Blr).
Classifica dopo 3 prove: Artur Ershov (Rus) p. 108; 2. Unai Elorria Gazubiaur (Spa) p. 106; 3. Jonathan Dibben (Gbr) p. 104; 4. Elia Viviani (Ita) p. 104; 5. Adrian Teklinski (Pol) p. 90; 6. Gael (Suter (Svi) p. 88; 7. Kenny Deketele (Bel) p. 78; 8. Raman Tsishkou (Blr) p. 74; 9. Lucas Liss (Ger) p. 72; 10. Vladyslav Kreminskyi (Ucr) p. 66.

SCRATCH DONNE
1. Evgenia Romanyuta (Rus); 2. Laurie Berthon (Fra); 3. Elena Cecchini (Ita); 4. Pascale Jeuland (Fra); 5. Kelly Druyts (Bel); 6. Malgorzata Wojtyra (Pol); 7. Shannon Mccurley (Irl); 8. Gudrun Stock (Ger); 9. Jarmila Machacova (R. Ceca); 10. Kaat Vandermeulen (Bel); 26. Tatiana Guderzo (Ita).

CORSA A PUNTI UOMINI
1. Benjamin Thomas (Fra) p. 37; 2. Liam Bertazzo (Ita) p. 30; 3. Henning Bommel (Ger) 24; 4. Otto Vergaerde (Bel) p. 17; 5. Raman Ramanau (Blr) p. 14; 6. Thery Schir (Svi) p. 13; 7. Morgan Kneisky (Fra) p. 11; 8. Theo Reinhardt (Ger) p. 9; 9. Casper Von Folsach (Dan) p. 8; 10. Marco Coledan (Ita) p. 8.

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