IL TEAM IDEA PRESENTA I SUOI ATLETI 2015: ECCO MATTEO SPERAFICO

E’ la volta di Matteo Spreafico, cognome conosciuto nel ciclismo. Matteo è infatti figlio di Maurizio, ottimo dilettante e poi professionista con Alberto Elli nella famosa Remac di cui abbiamo parlato. Matteo Spreafico, sebbene giovanissimo, è il veterano di tesseramento del Team Idea 2015. Il 2015 sarà il suo quarto anno da blue-orange.

Bene Matteo, partiamo dal tuo cognome. A te non si può proprio chiedere “quando ti sei avvicinato al ciclismo”? Scherzi a parte, quanto è stato importante essere “figlio d’arte” nella tua formazione sportiva? E se fosse anche, quanto questo può averti dato fastidio per gli inevitabili paragoni con papà?
DICIAMO CHE AL CICLISMO, NONOSTANTE POSSA SEMBRARE STRANO, MI SONO AVVICINATO PER CASO. A CAUSA DI UN PROBLEMA AL GINOCCHIO DESTRO (MORBO DI OSGOOD-SCHLATTER) HO DOVUTO INTERROMPERE L’ATTIVITÀ CALCISTICA. SU CONSIGLIO DEL MEDICO HO INIZIATO A PEDALARE IN MTB E DA LÌ È INIZIATO TUTTO. AVERE UN PADRE CHE AVEVA GIÀ AFFRONTATO LE TUE SITUAZIONI E CON SUCCESSO, FINO A PORTARLO AL PROFESSIONISMO, È STATO IMPORTANTE NELLA MIA FORMAZIONE SPORTIVA, ANCHE SE QUANDO SI FANNO PARAGONI SU ALCUNI ASPETTI È ANCORA IN VANTAGGIO MA … CONTO DI RECUPERARE NEL BREVE TEMPO. AH AH AH.

Sport e studio. Come te la cavi e come vedi le due cose nel tuo futuro?
HO IL DIPLOMA DI RAGIONIERE, CONSEGUITO TRE ANNI FA … ANDARE A SCUOLA E ALLENARSI NON È FACILE, BISOGNA SOLO RIUSCIRE A ORGANIZZARE BENE IL TEMPO. QUANDO SI CHIUDERÀ LA MIA PARENTESI SPORTIVA (PIÙ TARDI POSSIBILE!), FORTUNATAMENTE POTRÒ RIMANERE NELL’AMBIENTE GRAZIE ALL’ATTIVITÀ DI FAMIGLIA.

Torniamo alle due ruote. Come lo vedi il Teo nel 2015? Al diavolo l’immodestia. Osare è una regola dello sport …
IL MATTEO DEL 2015 LO VORREI VEDERE CON(VINCENTE), QUESTO È UN ANNO IMPORTANTE … MI STO PREPARANDO AL MEGLIO PER AFFRONTARLO. POI I RISULTATI VERRANNO DA SOLI, HO GIÀ UN’IDEA SULLE GARE, DICIAMO, CERCHIATE COL CIRCOLINO ROSSO, PER SCARAMANZIA NON ANTICIPO NIENTE.

Hai fatto un buon finale di stagione, in particolare nel weekend emiliano. Dove ritieni di dover migliorare per poter dire la tua nelle classifiche?
SÌ, IL FINALE DI STAGIONE È ANDATO BENE MA NON BENISSIMO, CI TENEVO A FAR BELLA FIGURA NELLE ULTIME PROVE MA UN VIRUS INTESTINALE NON MI HA PERMESSO DI ESPRIMERMI AL MEGLIO. GLI ASPETTI CHE VORREI MIGLIORARE SONO IN SALITA E A CRONO.

Qual’è la corsa che più ti piace tra quelle affrontate in calendario? Forse il Piccolo Giro di Lombardia, corsa quasi di casa?
IL PICCOLO GIRO DI LOMBARDIA È SENZA DUBBIO UNA DELLE GARE SEGNATE IN ROSSO. POI ALTRE GARE CHE ABBIAMO AFFRONTATO, CHE MI SONO PIACIUTE IN PARTICOLAR MODO, SONO IL TRITTICO LOMBARDO E IL GIRO DELL’EMILIA.

E la corsa dei sogni nel cassetto? Spara grosso … sii impudente.
AH AH AH … MI PIACEREBBE VINCERE UNA GRANDE CORSA A TAPPE COME IL TOUR, MENTRE PER LE GARE DI UN GIORNO NON POSSO NON SCEGLIERE IL LOMBARDIA.

Sei uno dei ragazzi che sta sperimentando la nuova via Continental per approcciare il professionismo ed hai l’esperienza di tuo padre per confrontarla con quanto succedeva in passato. Come la vedi come strada formativa, cosa ne pensi sul piano strettamente sportivo (i commenti ai regolamenti li lasciamo ai team manager)?
PENSO CHE IL PROGETTO CONTINENTAL SIA MOLTO VALIDO ANCHE SE CI SONO ALCUNI PUNTI DA CHIARIRE. LE SQUADRE CONTINENTAL TI PERMETTONO DI FARE UN’ESPERIENZA UTILE NELLA MASSIMA CATEGORIA E CONTINUARE A GAREGGIARE CON I DILETTANTI NELLE GARE INTERNAZIONALI E NAZIONALI.

Non parliamo solo di ciclismo. Un ragazzo, anche se molto seriamente impegnato come te, ha comunque degli hobby e degli interessi variegati. Quali sono i tuoi?
IL TEMPO LIBERO LO TRASCORRO CON GLI AMICI, NON HO HOBBY PARTICOLARI, MI PIACCIONO I MOTORI IN GENERALE E GUARDARE LE GARE DI MOTOGP E F1.

Gusti musicali, altri sport, cinema, arte, tecnologia. Racconta un po’.
ASCOLTO MUSICA DI VARIO GENERE ANCHE SE PREFERISCO LA HOUSEMUSIC, SONO FAN DI HARDWELL. SEGUO IL CALCIO, LA MIA SQUADRA DEL CUORE È IL MILAN, ANCHE SE ADESSO È MEGLIO NON PARLARNE. AH AH AH …

Hardwell? Grande DJ. Ha un cognome molto ciclistico (è olandese!), ma in lombardo non suona un po’ male? (Van de Corput, ndr) In gruppo chissà quanti scherzi subirebbe …
AH AH AH …

Hai un soprannome, un nickname (che ti piace) attribuito dai tuoi amici?
NON HO UN SOPRANNOME PARTICOLARE, I MIEI AMICI E COMPAGNI SI LIMITANO A CHIAMARMI “SPREA”.

Matteo, mi permetto di invadere la tua sfera personale. In Team Idea il presidente Gaffuri e tutti i ragazzi del management tengono particolarmente agli aspetti umani e formativi dei ragazzi (prima scuola e università è il loro motto).
Sono stato colpito dalla bellezza artistica, e non solo con quella curata dissolvenza impressionista, della foto di copertina del tuo profilo Facebook (tu piccolino tra le braccia di tua mamma). Abbiamo parlato di tuo papà grande sportivo, ma non di quel “dolce sorriso” materno che è venuto a mancare, almeno fisicamente. Come trasformi in positivo il vuoto lasciato da lei, anche nella vita sportiva?
ANCHE SE FISICAMENTE ORA NON C’È PIÙ, MIA MAMMA SARÀ SEMPRE IL MIO PUNTO DI RIFERIMENTO. LA SUA SCOMPARSA È STATA UN BRUTTO COLPO PER TUTTI, MA PURTROPPO BISOGNA SEMPRE REAGIRE E ANDARE AVANTI, NON PUOI FERMARTI, NON SERVIREBBE A NULLA. CI SIAMO FATTI FORZA TRA NOI (IO, LE MIE SORELLE, MIO PAPÀ E I MIEI DUE NONNI) E PIAN PIANO ABBIAMO E STIAMO AFFRONTANDO TUTTI I VARI PROBLEMI. QUANDO SONO SULLA BICI MI SENTO BENE, SO CHE A LEI FACEVA MOLTO PIACERE CHE IO CORRESSI, DICIAMO CHE IL MIO ALLENATORE A CASA ERA LEI E, ORA CHE NON C’È PIÙ, DEVO SOLO DIMOSTRARLE CHE POSSO FARCELA ANCHE DA SOLO.

Grazie davvero Sprea e … Forza! Per un grande 2015 da dedicare a chi sappiamo.