IL COMITATO PROV. FCI DI MASSA CARRARA INDIGNATO SULLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA SAN MINIATO S.CROCE
In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Ciclistica San Miniato-Santa Croce sull’Arno , al termine di una recente competizione riservata alla categoria Esordienti , il C.P. di Massa Carrara ritiene doveroso nel rispetto e a tutela dell’immagine delle società ciclistiche provinciali che svolgono attività agonistica nelle categorie giovanili , rispondere a tali affermazioni del tutto sprezzanti e offensive nei loro confronti.
Essere Presidenti di una società che raccoglie numerosi ed importanti successi agonistici è certamente cosa gratificante ma questi successi non devono distogliere da quelli che sono i compiti ed i doveri di un presidente verso i propri atleti , verso le altre società ed il movimento ciclistico tutto.
A nostro parere il compito dei dirigenti di società che svolgono attività nel settore giovanile è quello fondamentale di avviare al ciclismo il maggior numero possibile di atleti locali e di guidarli nella loro crescita nel rispetto degli altri atleti , delle altre società e dei regolamenti federali.
Non pensiamo sia corretto e giusto che un presidente di società tenga un atteggiamento ironico e denigratorio nei confronti di altre società che come la sua lavorano tutti i giorni sul territorio , che come la sua alternano annate più gratificanti ad altre meno e che da moltissimi anni rappresentano una realtà importantissima sia in campo sportivo che soprattutto sociale nei territori dove hanno sede.
La migrazione di atleti da zone geografiche considerate più povere ad altre apparentemente più ricche è una brutta usanza che è sempre avvenuta e contro cui noi lavoriamo fin dal primo momento in cui siamo stati eletti alla guida di questo comitato.
Noi crediamo che i giovani debbano gareggiare almeno fino all’età di 16 anni possibilmente nelle società della loro provincia perché protrarre il legame tra il giovane atleta e la società locale crea un binomio che permette la crescita di tutte e due le realtà e conseguentemente del movimento ciclistico locale.
Andare a cercare atleti in altre provincie vuol dire molte volte non riuscire a far proselitismo nella propria realtà o ancor peggio valutare come essenziale solo l’aspetto puramente agonistico evidenziato dal numero di vittorie ottenute , anche se l’atleta non ha nessuna storia e nessun legame con la realtà della maglia che indossa in quel momento.
Noi tutti crediamo nel lavoro quotidiano e capillare rivolto al nostro territorio , gioiamo per i successi che i nostri ragazzi ottengono e per la loro crescita come uomini ancor prima che come atleti .
Caro Presidente gli attuali suoi ragazzi , che poi sono i nostri ragazzi , hanno sempre vinto molte gare negli anni passati , continuano a vincere anche quest’anno e probabilmente vinceranno anche negli anni futuri , di questo noi siamo e saremo sempre contenti perché siamo sicuri di aver dato un’importante contributo alla loro crescita sia come atleti che come uomini.