Ivan Santaromita ha confermato il malcostume delle squadre italiane di chiedere soldi ai corridori in difficoltà che vogliono correre. Un fenomeno di cui si parla da tanto tempo nell’ambiente, emerso nelle scorse settimane con un’inchiesta del Corriere della Sera, ed ora ribadito da Santaromita. Il corridore varesino, dopo il mancato rinnovo con la Orica, ha cercato una nuova squadra per il 2016, trovando però proposte inaccettabili. “Non pago di certo per correre in una squadra professional” ha attaccato Santaromita, avvalorando i cardini dell’inchiesta del Corriere, che ha avuto il merito di dare il coraggio ai corridori di parlare più apertamente di questo fenomeno. A sorprendere piuttosto è il fatto che la richiesta di soldi sia stata formulata non ad un neoprofessionista dal futuro tutto da costruire, ma ad un corridore che ha già una decina d’anni di attività alle spalle, con un titolo tricolore e la partecipazione a nove grandi giri.

La SkyDive per il rilancio

Santaromita preferisce però ora pensare esclusivamente al futuro. Dopo un contatto con la Astana, andato però a vuoto, ecco la definizione dell’ingaggio con la SkyDive. Non è certo una destinazione prestigiosa, ma la squadra continental araba può comunque dare un punto di ripartenza interessante al varesino: “E’ vero, è solo una squadra continental, ma ho parlato con il nuovo Ds Alberto Volpi e con il manager Ricardo Martins. Il progetto è serio. Ho firmato per un anno, ma se le cose funzioneranno bene potrei rimanere con loro anche più a lungo”. La SkyDive per il 2016 conta di allargare i propri orizzonti al di là delle corse mediorientali, e con l’ingaggio di Santaromita spera di avere un invito anche ad alcune gare italiane, ad esempio la Coppi e Bartali.

fonte blastingnews