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CANCELLARA E ARMITSTEAD NELLA STORIA DELLA CORSA DEGLI STERRI SENESI

Lo svizzero fa tris e scrive per sempre il suo nome sulla Classica
La Campionessa del Mondo si aggiudica la prima gara UCI Women’s World Tour di sempre


Siena, 5 marzo 2016 – Il sesto settore di sterrato della corsa porterà il nome di Fabian Cancellara per sempre. Era questo uno dei “premi” in palio se avesse vinto la gara per la terza volta. In dieci edizioni della sola “Classica del Nord più a Sud d’Europa”, è l’unico corridore ad averlo mai fatto – una volta ogni quattro anni: 2008, 2012, 2016. Nella prima parte della sua ultima stagione, l’atleta svizzero ha vinto l’oramai celeberrima corsa Toscana altrettante volte quante il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.

Nella prova femminile, la Campionessa del Mondo Elizabeth Armitstead ha aperto un nuovo capitolo nella storia vincendo la prima prova di sempre dell’UCI Women’s WorldTour un anno dopo aver finito seconda in Piazza del Campo a Siena.

La Armitstead si è imposta di forza sull’ultima salita contro le rivali Katarzyna Niewiadoma, Campionessa Europea in carica e la campione nazionale svedese Emma Johansson. Pur avendo dichiarato che la sua vittoria della scorsa settimana al Omloop Het Nieuwsblad non significava che volesse vincere ogni singola gara, all’inizio di una stagione destinata ad essere molto lunga con i Giochi Olimpici di mezzo, non ha comunque sprecato l’occasione. L’Italiana Elisa Longo Borghini ha chiuso in quarta posizione, vincendo la battaglia del gruppo inseguitore in cui l’ex Campionessa del Mondo Pauline Ferrand-Prévot si è rivista dopo la lunga pausa invernale per infortunio.

Nella prova maschile Gianluca Brambilla della Etixx – Quick Step, che faceva parte della fuga a quattro che ha caratterizzato il finale di corsa, è stato raggiunto solo negli ultimi chilometri da un trio regale formato dal Campione del Mondo Peter Sagan (Tinkoff), da Fabian Cancellara (Trek – Segafredo) e dal vincitore della scorsa edizione Zdenek Stybar, anche lui della Etixx – Quick Step, che ha dato alla squadra belga un vantaggio tattico. Brambilla ha attaccato ancora in tre occasioni ed è rimasto da solo sull’ultimo strappo prima dell’arrivo. Il forcing di Cancellara, che ha riportato sotto anche Stybar, ha dato i suoi frutti e dopo il ricongiungimento è entrato in prima posizione in Piazza del Campo a Siena con Stybar in scia. Lo svizzero ha poi alzato le braccia sotto la Torre del Mangia.

RISULTATO FINALE STRADE BIANCHE NAMEDSPORT
1 – Fabian Cancellara (Trek – Segafredo) 176 km in 4h39’35”, media 37,770 km/h
2 – Zdenek Stybar (Etixx – Quick Step) s.t.
3 – Gianluca Brambilla (Etixx – Quick Step) a 4″

RISULTATO FINALE STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT
1 – Lizzie Armitstead (Boels Dolmans Cycling Team) 121 km in 3h30’13”, media 34,535 km/h
2 – Katarzyna Niewiadoma (Rabo Liv Women Cycling Team) a 3″
3 – Emma Johansson (Wiggle High5) a 13″

DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA MASCHILE
Il vincitore in conferenza stampa ha dichiarato: “Oggi è speciale perché ho vinto e avrò il mio nome per sempre su uno dei tratti sterrati. Questa e una delle motivazioni in più che avevo oggi. Questa mattina ho pensato che avrei potuto fare la storia. È un grande onore avere il mio nome su una strada bianca: esiste già un ponte Cancellara nella mia città. Avrò il settore 6, il 7 è il mio numero fortunato ma poco importa. L’anno prossimo io non correrò più, ma saprò che il settore numero 6 in mio nome sarà visto dai giovani corridori per sempre. Sono davvero soddisfatto.”

“Solo sul traguardo sapevo di aver vinto. Stybar è un osso duro e poteva fare bene sull’ultima salita. Ho anche dovuto prestare attenzione a Peter [Sagan], perché con lui non si sa mai. Dalla vettura del team, Adriano Baffi e Luca Guercilena mi hanno dato fiducia mentre ero sotto attacco dalla Etixx con un corridore all’attacco e l’altro a ruota. Mi hanno detto di rischiare. Sapevo che la salita sarebbe stata difficile per Brambilla. La mia esperienza ha pagato oggi. Quando assumii rischi si può vincere o perdere, alla fine ho vinto. È un buon segno per le gare a venire, a partire dalla Milano-Sanremo.”

“Tutto quello che ho fatto dopo il traguardo è stato spontaneo (alzare in aria la bici e andare a piedi in zona podio). C’erano così tante persone che non potevo andare da nessuna parte con la mia bici, così ho camminato verso il mio staff e i miei compagni di squadra. Mi sono sentito fiero come un bambino!”

“Questa gara sta davvero crescendo. C’erano i grandi nomi oggi. Molte squadre sono arrivate qui sin da ​​Giovedì, invece che come al solito il Venerdì. Questa gara può diventare un evento WorldTour da un anno all’altro, merita di salire al livello successivo. È una grande opportunità per gli organizzatori e i corridori e Siena è una città ricca di storia e di cultura.”

“Io sicuramente non correrò qui il prossimo anno. Potrei guardarla in TV dal mio divano o tornare come ospite. Ci sono altri obiettivi nella vita oltre la bici che e il mio mondo. Domani, intanto, prenderò parte alla Gran Fondo”.

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