GIRO D'ITALIA 2016NEWSPROFESSIONISTI

ALESSANDRO BISOLTI, DAI TETTI ALLA (QUASI) FUGA DELLA VITA AL GIRO D’ITALIA.

Tappa 6 del Giro d’Italia, gara combattuta e animata da una fuga partita nei chilometri iniziali composta da tre corridori, tra i quali l’#OrangeBlue Alessandro Bisolti, che al passaggio sul primo GPM di giornata, di seconda categoria passa per primo. Nel gruppo inseguitore lo scatto di Damiano Cunego che transita in testa (quarto complessivamente) gli permette di assicurarsi la terza giornata consecutiva come maglia azzurra del Giro.

Il protagonista di giornata, che ha fatto sognare tutti i tifosi #OrangeBlue è Alessandro Bisolti, corridore fermo nel 2014, che con grande umiltà, ormai senza contratto lavorava insieme al padre come lattoniere. La NIPPO Vini Fantini, al primo anno da Professional ha scommesso su di lui, come scalatore e ultimo uomo del capitano Damiano Cunego, e oggi proprio Alessandro Bisolti ha sfiorato la grande impresa per coronare il rilancio della sua carriera. Ai piedi della salita la fuga “rimescolata” e composta cinque corridori vantava un cospicuo vantaggio sul gruppo lanciato all’inseguimento. Alessandro Bisolti a lungo secondo in solitaria ci ha creduto fino a pochi chilometri dal traguardo, se non a una vittoria, a un piazzamento di prestigio al Giro d’Italia e alla possibile maglia di leader della montagna.
Ora infatti la classifica GPM vede capitan Damiano Cunego leader a 18 punti e Alessandro Bisolti terzo a 16.

Le prime parole di Alessandro Bisolti all’arrivo: “Che amarezza. Quando abbiamo imboccato la salita pensavo di farcela, sono salito al mio ritmo regolare senza rispondere a tutti gli scatti e piano piano ho ripreso il corridore della Trek, ma poi sono crollato nel finale i tanti km di fuga si sono fatti sentire e dietro sono arrivati davvero veloci. Se però ripenso a due anni fa, se qualcuno mentre facevo il Lattoniere mi avesse detto che avrei dato spettacolo in una tappa al Giro d’Italia non ci avrei creduto, sperato forse si. Domani sarò di nuovo al servizio del capitano, oggi ho avuto la mia occasione, ci ho sperato, peccato.”

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