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GIANNI SAVIO, SECONDA REPLICA IN MERITO AL DEFERIMENTO DELLA PROCURA DEL CONI

 

Dal fascicolo relativo al mio deferimento alla Procura del CONI, ho avuto modo di esaminare con attenzione tutti gli atti inerenti le deposizioni che mi riguardano.

Le imputazioni nei miei confronti sono tre: relative alle dichiarazioni dei Signori Patrick Facchini, Giuseppe Rivolta e Matteo Mammini.

–          Patrick Facchini: in merito alla contestazione di averlo ingaggiato nel 2013 solo perché sostenuto da uno sponsor, confermo quanto esposto nel comunicato del 17 settembre, che allego al presente.

–          Giuseppe Rivolta: mi viene imputato di avergli richiesto di reperire uno sponsor per la squadra ma, nel verbale di audizione dell’8 giugno, il Signor Rivolta dichiara: “E’ capitato che in passato i Signori Gianni Savio, Bruno Reverberi e Angelo Citracca mi abbiano chiesto di reperire uno sponsor per le loro squadre, ma si è trattato di un pour parler e mai di richieste ufficiali”.

–          Matteo Mammini: nel verbale del 26 maggio, il Signor Mammini dichiara che “grazie all’intervento di Mario Cipollini, riuscii ad entrare in contatto con il Signor Gianni Savio” ma, interpellato in merito, lo stesso Cipollini lo smentisce e nega di averlo messo in contatto con me.

Il Mammini continua dicendo che gli avrei richiesto del denaro per ingaggiarlo e raggiunge il culmine della menzogna quando afferma (come riportato dal giornalista Marco Bonarrigo nel verbale del 13 maggio) che io avrei elencato – scrivendo “su un tovagliolo” (sic!) – nomi e cognomi degli atleti che si pagavano lo stipendio da soli e che costituivano la quasi totalità della squadra. In pratica, sostiene il Mammini: “La Androni era in grado di pagare solo il capitano Pellizotti e uno o due corridori”. A tale proposito, ricordo che l’organico della Androni-Venezuela del 2013 era composto dai venezuelani Carlos Ochoa, Jackson Rodriguez, Yonder Godoy e Tomas Gil, oltre al colombiano Miguel Angel Rubiano (con noi vittorioso in una tappa del Giro d’Italia 2012 ), a Emanuele Sella (nelle stagioni precedenti sempre protagonista al Giro d’Italia e con noi vincitore della classifica finale della Settimana di Coppi & Bartali, della Coppa Agostoni e del Gran Premio di Prato ), a Fabio Felline (con noi vittorioso al Giro dell’Appennino e quest’anno vincitore della Classifica a Punti alla Vuelta Espana), a Diego Rosa (attualmente corridore dell’Astana che il prossimo anno passerà alla SKY ), a Mattia Gavazzi ( al tempo molto quotato per i successi ottenuti al Tour de San Luis, al Tour de Langkawi e al Giro della Toscana).

Ora, è credibile che i corridori che ho appena elencato – e non scritto su “un tovagliolo” – dovessero pagare per correre?!  Le dichiarazioni di Mammini sono le calunnie deliranti di un ex-atleta che evidentemente intende vendicarsi nei miei confronti per non essere stato ingaggiato nella mia squadra nel 2013.

Volutamente ho lasciato per ultimi i seguenti atleti appartenenti alla Androni-Venezuela 2013: Omar Bertazzo, Giairo Ermeti, Patrick Facchini, Marco Frapporti, Alessandro Malaguti e Antonino Parrinello.

Tutti e sei sono stati interrogati e, nei verbali di audizione – al di là di considerazioni personali e critiche da parte di qualcuno che non è stato confermato nella stagione successiva – nessuno ha mai dichiarato che gli sia stato richiesto del denaro per essere ingaggiato.

In conclusione, ribadisco di non aver mai richiesto né accettato denaro da corridori e confermo che oggi stesso sarà depositata presso la Procura della Repubblica di Torino una denuncia per calunnia e diffamazione contro il Signor Matteo Mammini.

Gianni Savio

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