GIRO D'ITALIA 2014NEWSPROFESSIONISTI

ANDRONI VENEZUELA, GRANDE PROTAGONISMO AL GIRO

Androni Venezuela

 

Nella tappa partita da Collecchio, era prevista una fuga di uomini fuori  classifica che, per la lunghezza del percorso, sarebbe arrivata al traguardo di
Savona. Nella strategia della Androni Venezuela, era prevista la presenza di un  suo portacolori, in grado di giocarsi il successo finale. Per varie ragioni,
nessun corridore della formazione italo venezuelana è riuscito ad inserirsi nel  drappello di 14 fuggitivi. Ragion per cui, caso più unico che raro, in una
grande corsa come il Giro d’Italia, un team di categoria Professional si è  assunto totalmente l’onere della corsa mettendosi ad inseguire i fuggitivi. La
condotta di gara dei corridori diretti da Gianni Savio e Giovanni Ellena, è  stata criticata da più squadre e una polemica è sorta quando, in occasione
della caduta che ha coinvolto alcuni corridori, la maglia rosa Cadel Evans ha  invitato gli Androni Venezuela a desistere dall’inseguimento. «Non siamo
vassalli di nessuno – ha dichiarato il Team Manager Gianni Savio – non  accettiamo ordini, meno che mai da Cadel Evans. Noi lo rispettiamo e lui deve
rispettare noi. Noi abbiamo attuato il fair play quando c’è stata la caduta e  quindi, accertato che tutti i corridori si erano rialzati, abbiamo detto ai
nostri di riprendere a tirare». Da quel momento la formazione italo venezuelana  è riuscita a recuperare un distacco di quasi cinque minuti per preparare l’
attacco finale del proprio capitano Franco Pellizotti che sull’erta finale,  prima dell’arrivo a Savona, è passato al terzo posto nel Gran Premio della
Montagna vinto da Julian Arredondo. Pellizotti – che occupa ora il ventesimo  posto della Generale – e gli altri cinque attaccanti sono stati ripresi in
discesa dove dal gruppetto dei migliori si è sganciato l’australiano Michael Rogers giunto vittorioso al traguardo.

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