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Vuelta al Bidasoa: Zaccanti, Ravasi e Orsini nella top ten generale

Vuelta al Bidasoa. Impresa del russo Strakhov. Calderon resta leader. Bene i Colpack

HANDARRIBIA (SPAGNA) – Doppietta russa nella seconda tappa della 43/a Bidasoa Itzulia – Vuelta al Bidasoa, in Spagna, e autentica impresa firmata dal giovane Dmitry Strakhov. Il corridore della Lokosphinx, che compirà 20 anni tra dieci giorni e che, ricordiamo nel 2013, da Juniores, vincitore del Trofeo Paganessi di Vertova, ha passato praticamente tutta la tappa all’attacco, prima insieme ad altri fuggitivi, poi la lunga cavalcata solitaria che l’ha visto scollinare davanti sia su Alto de Andazarrate che poi sul temuto Jaizkibel, la salita simbolo della Clasica de San Sebastian, e quindi il trionfo sul traguardo di Hondaribbia.

A completare la festa della formazione russa è arrivato il secondo posto del compagnoVadim Zhuravlev che ha regolato il primo gruppetto inseguitore del quale facevano parte anche il confermato leader della classifica generale, il colombiano Steven Calderon(Gomur – Liebana 2017), quarto, e gli italiani del Team Colpack Filippo Zaccanti (Team Colpack), quinto, ed Edward Ravasi, nono e Umberto Orsini, undicesimo.

Tappa molto impegnativa la Hendaia – Hondaribbia di 126,4 chilometri, con 3 Gpm. Nelle primissime fasi di gara si vede subito attivissimo proprio il russo Strakhov che va subito all’attacco e poi vince anche il primo Gpm di giornata ad Alto de Gurutze.

Dopo meno di una trentina di chilometri dal via si forma un folto gruppetto di 25 corridori al comando. Ne fanno parte gli italiani Masnada ed Orsini della Colpack e con loro ci sono anche Dufour, Font, Arana, Ayuso, Strakhov, Pattyn, Corralese Etxabe, Barrientos, Pelegri, Orts, Noriega, Zabala, Phipps, Gonzalez, Portela, Blanco, Gandarias, Carretero, Canton e Ruiz.

Al km 53 Zabala (Caja Rural) getta la spungna e si stacca dal gruppetto in fuga, restano così in 24 a condurre la corsa.

Al km 60 al Gpm di Alto de Andazarrate scollina ancora per primo l’indomito Strakhovche non contento va prendersi anche il traguardo volante del km 77 portando via anche la maglia di leader della speciale classifica al bresciano Davide Martinelli.

Al km 85, all’altezza di Astigarraga, allungano in 5 al comando e guadagnano una ventina di secondi sugli altri 19 inseguitori, mentre il gruppo è segnalato a 2’09”. I cinque al comando sono Masnada, Ayuso, Barrientos, Canton e Castrillo. Al km 96, però, si raggruppano i fuggitivi.

Ma sul Gpm di Alto de Gaintxurizketa (km 102) si frantuma nuovamente il gruppo di testa. Scollina per primo, manco a dirlo, Strakhov con 15” di vantaggio su Castrillo e il bergamasco Masnada, a 40” il toscano Orsini con Barrientos, a 1’05” gli altri ex compagni di fuga, mentre il gruppo passa a 2’.

Strakhov è in giornata di grazia, la sua azione è poderosa e crea il vuoto alle sue spalle. Affronta al comando, tutto solo, anche il temuto Jaizkibel e scollina in perfetta solitudine con una cinquantina di secondi di vantaggio su un gruppetto di una dozzina di corridori.

Dalla cima al traguardo, mancano 9 chilometri e mezzo e per Strakhov si tratta di stringere i denti e fare l’ultimo sforzo. È una cavalcata finale trionfale, una vittoria bellissima e strameritata.

Per un solo punto Davide Martinelli ha perso la maglia di leader della classifica dei traguardi volanti che ora è sulle spalle proprio del mattatore di giornata Dmitry Strakhovche però ieri aveva perso troppo tempo ed è lontano dalle prime posizioni in classifica generale. Leader della corsa spagnola resta il colombiano Steven Calderon (Col, Gomur – Liebana 2017), vincitore ieri, ma la classifica è molto corta. È settimo, a soli 14”, Zaccanti, il migliore della Colpack, ma la formazione bergamasca, che è al secondo posto nella classifica a squadre alle spalle dei forti russi della Lokosphinx, ha altri due ragazzi tra i primi dieci: Edward Ravasi nono a 21” e Umberto Orsini decimo a 30”. Insomma con due tappe alla fine e l’ultima, durissima, i giochi sono ancora apertissimi.

 

 

ORDINE D’ARRIVO:

 

1. Dmitry Strakhov (Rus, Lokosphinx) Km 126,4 in 3h11’34” media 39,589 km/h
2. Vadim Zhuravlev (Rus, Lokosphinx) a 22”
3. Mathias De Whitte (Bel, VL Technics-Experza)
4. Steven Calderon (Col, Gomur – Liebana 2017)
5. Filippo Zaccanti (Ita, Team Colpack)
6. Tom Bosmans (Bel, VL Technics-Experza)
7. Enric Mas (Spa, Specialized-F.A. Contador)
8. Jaime Roson (Spa, Caja Rural – Seguros RGA)
9. Edward Ravasi (Ita, Team Colpack)
10. Julen Amezqueta (Spa, Cafe Baque-Con. Campo)
11. Umberto Orsini (ita, Team Colpack) a 22”
30. Fausto Masnada (Ita, Team Colpack) a 1’37”
69. Simone Bettinelli (Ita, Team Colpack) a 10’31”
71. Oliviero Troia (Ita, Team Colpack) a 10’32”
72. Davide Martinelli (Ita, Team Colpack) a 10’32”

 

 

CLASSIFICA GENERALE:

 

1. Steven Calderon (Col, Gomur – Liebana 2017) km 233,50 5h33’55” media 41,957 km/h
2. Enric Mas (Spa, Specialized-F.A. Contador) a 1”
3. Jaime Roson (Spa, Caja Rural – Seguros RGA) a 1”
4. Julen Amezqueta (Spa, Cafe Baque-Con. Campo) a 1”
5. Cristian Rodriguez (Spa, Caja Rural – Seguros RGA) a 10”
6. Mathias De Whitte (Bel, VL Technics-Experza) a 13”
7. Filippo Zaccanti (Ita, Team Colpack) a 14”
8. Vadim Zhuravlev (Rus, Lokosphinx) a 16”
9. Edward Ravasi (Ita, Team Colpack) a 21”
10. Umberto Orsini (Ita, Team Colpack) a 30”
26. Fausto Masnada (Ita, Team Colpack) a 1’50”
66. Simone Bettinelli (Ita, Team Colpack) a 10’44”
91. Davide Martinelli (Ita, Team Colpack) a 15’03”
100. Oliviero Troia (Ita, Team Colpack) a 17’36”

 

 

(Servizio a cura di Giorgio Torre)

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