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CLAMOROSO : OLEG TINKOV VENDERA’ IL TEAM

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Era nell’aria gia’ quest’estate quando tra le parole il banchiere russo ventilava l’ipotesi che avrebbe concluso con la vendita della sua societa’ ciclistica al termine della stagione 2016. Tinkov, durante il ritiro spagnolo di Calpe ha infatti dichiarato che la prossima stagione porra’ fine alla sponsorizzazione  della squadra che vede in  Alberto Contador e Peter Sagan i leader principali del team. Tinkov lascia perche’ deluso per non essere stato in grado di attuare le sue idee e  per motivi personali o professionali

A Gran Canaria, ha comunicato la sua decisione al personale tecnico e tutto il suo staff. Dei corridori adesso in organico solo Peter  Sagan e Majka hanno un contratto per il 2017. Stefano Feltrin general manager cerchera’ nel frattempo un nuovo proprietario e sponsor.

Tinkov spiega i motivi dichiarando .”Sarà l’ultima stagione nel ciclismo per me e per la mia banca la  Tinkoff Bank “, ha detto in esclusiva a Cyclingnews. “Ci sono due ragioni principali per la mia decisione e spero che la gente capisca e poi riflettere sul motivo per cui il ciclismo professionistico ha perso un uomo che ha speso più di 60 milioni di euro ed ama questo sport.”

“In primo luogo, spiega, Tinkoff Bank ha sponsorizzato la squadra per cinque anni e dal punto di vista di marketing è sufficiente. Noi non siamo una banca globale, la situazione economica in Russia non è grande. Abbiamo deciso che dobbiamo cambiare il nostro budget pubblicitario con una pubblicità televisiva diretta nel 2017 “.

Più si sente amareggiato perché si e’ trovato da solo nella loro lotta contro ASO, organizzatore del Tour de France, e l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).

Tinkov  non vede un futuro per il ciclismo per come e’ adesso strutturato . «Ma se nessuno si preoccupa per il futuro di questo sport,  perché dovrei preoccuparmi io ?  Fanculo a tutti loro! Questa è la mia ragione personale e perche’ ho smesso con il ciclismo professionistico. Da gennaio 2017, sarò fuori del ciclismo. Io mi concentrerò sui miei interessi economici e mi godro’  la vita. Chi rimane in questo ciclismo dovrà cercare di sopravvivere, anno dopo anno, cercando di convincere gli sponsor per sostenere uno sport che non è sostenibile.

“Non ho rimpianti dopo il 2016. Io amo il ciclismo, è il mio sport preferito. Continuerò a seguirlo, ma ho deciso che non posso essere parte di esso se non si cambia “,

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