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Vendita di bici da corsa rubate on line. Padre e figlio denunciati

ladri di bicilette

Vendita su internet di biciclette da corsa rubate e dal valore di migliaia di euro: è quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Bobbio (Piacenza) che hanno denunciato padre e figlio di Gossolengo.

Nel mese di dicembre, il l nucleo operativo della compagnia carabinieri di Bobbio, ha avviato delle complesse e articolate indagini di polizia giudiziaria nei confronti di due persone residenti a Gossolengo, che da diversi mesi, tramite siti di annunci online, mettevano in vendita bicicletta da corsa – sia da strada che Mountain bike – asportate in varie province del Nord-Italia in occasioni di gare ciclistiche competitive.

Sul sito venivano rappresentate come biciclette di poco valore, ma al momento dell’incontro con i possibili acquirenti, venivano mostrate, all’interno di un negozio o in abitazione, delle biciclette di gran valore e con prezzi di acquisto che variavano dai 5mila ai 7mila euro. Le bici venivano comunque poste in vendita ad un prezzo notevolmente inferiore ai livelli di mercato.

Le indagini, svolte da personale del dipendente Nucleo Operativo hanno permesso di individuare i luoghi e i presunti autori del commercio illecito. Inoltre, dopo un approfondito lavoro di ricerca, i militari sono riusciti a risalire ad alcune delle vittime che avevano subito il furto in occasione di alcune gare ciclistiche.

Il 18 dicembre scorso i carabinieri hanno perquisito le abitazioni e un esercizio pubblico di Gossolengo, di proprietà degli indagati, recuperando e mettendo sotto sequestro diverse biciclette da corsa e Mtb, per un valore di mercato complessivo di circa 25 mila euro.

Le biciclette riconosciute saranno restituite ai legittimi proprietari, mentre per le altre due ruote sono in corso degli accertamenti volti a verificarne la provenienza visto che alcune sono prive di numero d’identificazione, rimosso per evitare il riconoscimento.
Visti gli esiti dell’attività investigativa i militari del Nucleo Operativo di Bobbio hanno denunciato in stato di libertà padre e figlio, rispettivamente di 49  e 28 anni, di nazionalità italiana.

 

fonte : piacenzasera.it

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