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GIRO DEL GIAPPONE 2016: Arashiro profeta in patria e vince a Izu

Quattro mesi di attesa, quattro mesi di impegnativa attività di riabilitazione, quattro mesi sperando che la gamba fratturata a febbraio potesse ritornare ad avere l’originaria potenza, quattro mesi pieni di voglia di tornare in sella alla bici Merida e a farla sfrecciare davanti al gruppo.

Sul traguardo di Izu, tutte le emozioni e le aspettative che hanno albergato in Yukiya Arashiro in questa prima parte di stagione, vissuta dal corridore giapponese lontano dall’attività agonistica a causa di una frattura del femore, si sono tramutate in un’enorme gioia per il successo conquistato precedendo di 2″ Bayly e di 5″ Jaramillo.

La 7^tappa del Giro del Giappone, 122 km percorsi nella cornice del parco del Japan Cycle Sports Center e articolatisi in 10 giri di un circuito di 12,2 km, si è dimostrata selettiva: il percorso collinare ha scremato a ogni giro il gruppo, teso all’inseguimento della fuga di tra corridori, e solo 13 atleti si sono presentati negli ultimi chilometri al comando della gara.

Tra i battistrada, la LAMPRE-MERIDA poteva contare fino a giri dal termine su Cimolai e Arashiro, mentre nell’ultima tornata il solo nipponico è rimasto con la testa della corsa.
Il giapponese ha atteso la fine della breve discesa dall’Ikenoue Rest Point per lanciare, a 500 metri dal traguardo, un attacco deciso, al quale nessun avversario ha saputo reagire con prontezza: Arashiro ha pedalato senza flessioni sulla leggera ascesa, non voltandosi fino a pochissimi metri dal traguardo, momento in cui ha realizzato che l’impresa di vincere al Giro del Giappone era compiuta (foto Miwa Iijima).

“Sono molto contento per questa vittoria, è difficile descrivere l’emozione che sto provando dopo aver vinto a casa – ha spiegato Arashiro – Ho osservato nell’ultimo chilometro i miei avversari e ho deciso che il momento migliore per attaccare sarebbe stato quando mancavano 500 metri al traguardo.
Sono partito forte, poi ho pensato solo a pedalare e a difendere il buon margine che ho subito guadagnato.

E’ un successo che avevo in testa sin dal momento in cui è stata confermata la mia partecipazione a questa corsa: l’infortunio che ha condizionato la mia prima parte di stagione è stato brutto, ma sono un corridore professionista, questi imprevisti fanno parte della mia professione, come ciclista devo pensare sempre a vincere.

Per il Giro del Giappone avevo due obiettivi: il primo era trovare conferme della buona guarigione dall’infortunio, il secondo era cercare un buon risultato.
Ho avvertito subito buone sensazioni nelle prime tappe, la mia condizione è cresciuta giorno dopo giorno fino a portarmi a vivere le bellissime emozioni di questa giornata, in un contesto fantastico con tantissimi tifosi che mi hanno incoraggiato”.

Il Giro del Giappone si concluderà a Tokyo con l’8^frazione, il consueto circuito cittadino nella capitale nipponica sulla distanza dei 7 km da ripetersi per 14 volte (più un tratto iniziale in linea di 14,7 km, per un totale di 112,7 km.

ORDINE D’ARRIVO
1- Arashiro 3h27’00”
2- Bayly 2″
3- Jaramillo 5″
4- Hucker s.t.
5- Lebas s.t.
23- Cimolai 5’33”, 38- Xu 17’51”, 40- Kump s.t., 43- Feng s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1- Pujol 17h04’49”
2- Garcia 1’05”
3- Pourseyedi 1’08”
4- Whitehouse 1’23”
5- Emami 1’24”
13- Arashiro 5’15”

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