73° GRAN PREMIO LIBERAZIONE UNDER23 : POCHE LE SQUADRE ITALIANE AL VIA
Manca meno di dieci giorni al 73° Gran Premio della Liberazione riservato alla categoria under23 che si disputera’ mercoledi 25 aprile nel tradizionale circuito delle terme di Calacalla e le sorprese non mancano di certo . Al momento della stesura di questo articolo, sono solo 78 i corridori iscritti in rappresentanza di sole 14 squadre italiane e specificatamente la Aran Cucine, Bevilacqua Sport, Biesse Gavardo Carrera, Calzaturieri Montegranaro, D’Amico Utensilnord, GM Europa Ovini, Gragnano Sporting Club, Maltinti Banca di Cambiano, Overall FGM, Petroli Firenze Maserati Hoppla, Pro.G.it Team, Sangemini MgKvis, Team Stipa Milano e VPM Porto s.Elpidio.
Come si puo’ notare mancano tra le societa’ iscritte la Colpack, Zalf Desiree Fior, General Store Bottoli, Delio Gallina, Viris Lomellina, Team Fiuli, Malmantile, Cervelo, Palazzago, e con loro la gran parte delle squadre del panorama ciclistico italiano.
Tutto questo scaturisce da una lettera che le societa’ italiane che non prenderanno parte alla corsa romana hanno sottoscritto dove, si evidenza che in data 31 marzo 2018 la societa’ Lazzaretti che organizza la corsa avverte le squadre iscritte che la corsa e’ stata cancellata in quanto non ci sono i presupposti per la sua effettuazione. In considerazione di tutto cio’ le squadre italiane cancellano le prentazioni alberghiere (Che tengono a precisare sempre pagate dalle squadre e non dagli organizzatori ) ma, in data 5 aprile la stessa societa’ organizzatrice fa dietrofont annunciando che la corsa sara’ effettuata.
La protesta e’ motivata dal fatto che nonostante sia stato chiesto alla FCI di dare un consiglio o una opinione in merito questa latiti ad arrivare
L’impegno delle squadre a pagarsi gli Hotel (avviene da 8 anni) per sanare il debito di 40.000 euro dell’organizzione ad oggi ancora non sanato.
Che alle squadre straniere viene corrisposto un rimborso di 500€ per poter partecipare compresa la sistemazione alberghiera.
Che tutto cio’ e’ inrispettoso per le societa’ che organizzano le gare e che pagano regolamente e puntualmente tutto quanto
Roberto Fruzzetti