UOMINI OPEN, SCONTRO FRA TITANI – Che sarebbe stata una gara diversa da tutte le altre lo si è intuito sin da subito, perché è stata l’unica di tutta la giornata in cui il sole ha fatto capolino diradando la nebbia. Così i colpi di scena sono cominciati subito, pronti via e la maglia rosa e quella bianca si ritrovano aggrovigliate e per terra. È iniziata tutta in salita la tappa di Pontedera per i due leader Cristian Cominelli (Cycling Cafè) e Filippo Fontana (CS Carabinieri), mentre davanti Dorigoni e Bertolini hanno imposto sin da subito la loro andatura. Per un po’ Stefano Capponi ha riassaporato il gusto della maglia rosa virtuale, rallentato poi da noie al ginocchio che lo hanno messo fuori dai giochi per riconquistare il simbolo del primato. E mentre li davanti i due beniamini del ciclocross italico davano spettacolo riusciva alla grande la rimonta di Cominelli-Capponi: il primo al traguardo si fermerà in quinta posizione, mentre il secondo riuscirà addirittura ad acciuffare il podio. Per la sfida al vertice l’altoatesino Dorigoni, della Selle Italia Guerciotti Elite, ha rimesso in campo tutta la grinta che gli è valsa il recente argento in coppa del mondo, battendo un Bertolini (CFA Cervelo) in netta crescita ma non ancora in odore di vittoria. Per entrambi è stata l’unica partecipazione all’edizione numero 11 del Giro d’Italia Ciclocross. Tra gli under è da segnalare anche l’ottima prestazione di Luca Cibrario (Cycling Development Guerciotti, 6°) e di Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli, 4°).
Jakob Dorigoni: «Oggi ho trovato un clima molto familiare, ci conosciamo tutti e siamo molto amici. Mi fa molto piacere vincere una tappa al Giro d’Italia Ciclocross, come lo scorso anno. Desidero ringraziare il mio allenatore Davide Arzeni e la famiglia Androni e la famiglia Bigolin. La gamba in vista della prossima settimana è buona, ho vinto quindi buona (ride, ndr). Non ho pensato molto agli altri corridori, tranne Gioele, che sta andando molto forte. È un avversario da non sottovalutare ma, si inventa sempre qualcosa e ancora oggi mi ha dato filo da torcere sino all’ultimo».
Cristian Cominelli: «Questa maglia rosa è un sogno che si avvera, una grande soddisfazione. Non ci speravo molto avendo saltato la prima prova, ma le tre vittorie consecutive che ho ottenuto mi hanno aiutato. Oggi ho avuto paura per la caduta all’arrivo che ha dato anche problemi meccanici. Ma ho mantenuto la calma, sono andato subito ai box e ho dato vita alla rimonta. L’obiettivo era solo mettere in cassaforte la maglia e la gamba è davvero buona. Inseguivo la rosa da anni e questa edizione del GIC sarà per me memorabile. Ottima iniezione di fiducia per i campionati italiani».
Filippo Fontana: «Questa maglia bianca ha il sapore delle cose inaspettate. Non pensavo di farcela, ma è un bel bottino. Pensandoci, se avessi fatto tutto il Giro avrei combattuto per altro, ma con i se e con i ma non si fa la storia. Il prossimo anno ci ripenseremo. Sono rimasto molto sorpreso oggi dalla mia gamba, peccato per l’inconveniente in partenza, temevo di arrivare un po’ più stanco per via della preparazione per l’italiano, ma ho reagito bene».
DONNE OPEN, TORNA IL TRIO DELLE MERAVIGLIE, MA LA FESTA ROSA È TOSCANA – I loro nomi hanno dominato le scene femminili di tutto il Giro d’Italia Ciclocross, perché aspettarsi un cambio di copione all’ultima tappa? Dopo il ribaltone dell’appuntamento di Osoppo, sotto il cui diluvio la maglia rosa era ritornata sulle spalle di Francesca Baroni (Selle Italia Guerciotti Elite) c’erano tutti i presupposti per una gara all’attacco Sara Casasola (DP 66 GIANT SMP), decisa a riprendersi il simbolo del primato. Così è stato e la friulana ha dato sfoggio di uno stato di forma niente male, prendendo subito la testa della corsa. Alle sue spalle la maglia rosa toscana ha controllato la situazione, mentre a pochi secondi inseguiva la tenace abruzzese Gaia Realini (Vallerbike). Sono le tre under più forti del panorama italiano e vederle in azione è uno spettacolo garantito. Benissimo la grinta della piemontese Carlotta Borello (Cicli Fiorin) che ha confermato la sua splendida maglia bianca.
Sara Casasola: «Il Giro d’Italia sono molto contenta di com’è andato, a parte un piccolo calo a metà campionato, Francesca si è meritata la vittoria perché ha dominato in molte tappe. È stata molto brava e io non potevo desiderare di più. Il percorso di oggi era molto impegnativo, duro, c’era tanto da correr a piedi, a me piace e quindi non posso lamentarmi. Questa sfida (con Francesca, ndr) si rinnova tra sette giorni: vedremo come andrà».
Francesca Baroni: «Per me vincere la maglia rosa è un’emozione grandissima, ed è la prima che riesco a vincere nella mia carriera. La dedico alla mia squadra, agli sponsor che i supportano in particolare Selle Italia, Androni Giocattoli e tutto lo staff che ci aiuta insieme alla famiglia. Oggi non sono riuscita a vincere ma ho cercato di onorare al meglio la maglia rosa. Sara è stata più forte, io ci ho provato, però sono felicissima. Un po’ di alti e bassi in in questi mesi ma l’importante è stato portare la maglia a casa».
JUNIORES UOMINI, UNA VITTORIA DI COSTANZA – Pochi nella storia delle corse a tappe sono riusciti a conquistare la classifica finale senza mai porre il sigillo su una tappa. Davide De Pretto (Borgo Molino Rinascita Ormelle) entra a pieno titolo in questo stretto novero e con il secondo posto odierno a Pontedera alle spalle di Filippo Agostinacchio (Team Bramati, lui invece alla terza vittoria con la pesante assenza di Ferentino) si porta a casa una maglia rosa più che meritata per l’approccio costantemente attento e minuzioso alle gare del Giro d’Italia Ciclocross. In testa è stata una sfida a tre, perché a breve distanza c’era guardingo Bryan Olivo (DP 66 GIANT SMP) a completare un podio di belle speranze per il futuro italico della disciplina.
ALLIEVI UOMINI, RINCORSE E CONFERME – Sembrava trattarsi dell’ennesima cavalcata De Paolis dall’inizio alla fine, ma tutti sono stati ingannati da un problemino meccanico che in partenza e per i primi giri ha tenuto lontano Luca Paletti (Team Ciclistico Paletti) lontano dalle posizioni di testa. Ma l’emiliano ha messo cuore, testa e gambe nell’inseguire la maglia rosa della Race Mountain Folcarelli e nel finale ha sferrato la stoccata decisiva cogliendo a Pontedera una vera vittoria di carattere in quella che è stata la corsa più partecipata di giornata. Non male per unj inseguimento condotto interamente nella nebbia. Davanti allo strapotere della coppia Paletti-De Paolis il tricolore Filippo Agostinacchio (Team Bramati) non ha potuto moltissimo, ma il terzo gradino del podio gli fa ampiamente onore. «Una gara molto emozionante – ha commentato Paletti – subito ho pensato che non andasse come di dovere per via della caduta, ma c’era da correre a piedi, ho guadagnato su quel terreno. Federico è forte e sono molto felice di aver lottato con grinta contro una splendida maglia rosa».
Federico De Paolis: «Per me è un sogno che si è avverato questa maglia rosa. In settimana non sono stato benissimo e non mi aspettavo di andare così forte. Ma ce l’ho fatta e dedico questa gioia a mio nonno che mi guarda sempre da lassù. La gamba è buona e sono molto motivato per la sfida che mi attende tra qualche giorno a Schio».
GIOVANILI FEMMINILI (Donne Allieve ed Esordienti Donne) – Lo stato di salute del movimento ciclocrossistico italiano è reso chiaramente dai numeri, ma in particolare da quelli elle ragazze nelle categorie giovanili. Nel solco della lenta semina operata in questi anni dal Giro d’Italia Ciclocross, in questa stagione la partecipazione femminile ha avuto una crescita esponenziale, al punto da far propendere nuovamente per una partenza tutta dedicata alle ragazze tra i 13 e i 16 anni d’età. In tutto sono state 60 al via, in due batterie. Tra le esordienti Irma Siri (GS Cadeo) ha approfittato di una fase di controllo tra Anita Baima (Ciclistica Bordighera) e Beatrice Temperoni (GS Cicli Fiorin) per una stoccata che ha lasciato sul posto le due contendenti per il titolo (separate in partenza da un misero punticino). La maglia rosa è andata per questione di un paio di metri alla nipote di Franco Balmamion, Anita Baima, ma la festa è per tutte.
Tra le colleghe più grandicelle della categoria allieve gli occhi erano tutti puntati sulla sfida che si rinnova ogni domenica: Venturelli vs Ciabocco. A dirla tutta dalla seconda metà di stagione in poi la bilancia ha cominciato a propendere leggerissimamente sempre più verso l’allieva di Daniele Fiorin e anche la gara di Pontedera è andata in questa direzione. Federica Venturelli (GS Cicli Fiorin) ha vinto meritatamente tappa e maglia dopo aver rotto gli indugi nella seconda metà di corsa, ma alle sue spalle la resistenza è stata acerrima, con la Viezzi e la Costantini che più volte hanno tentato di staccare la Ciabocco. La marchigiana di Corridonia, tuttavia, si è presto rifatta sotto e si è guadagnata una grintosissima seconda posizione. 3° Elisa Viezzi (DP 66 Giant SMP) e4° Romina Costantini (DP 66 Giant SMP). Che spettacolo queste ragazze!