Vincenzo Nibali

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Volta ao Algarve : Sull’alto da Foia si impone Evenepoel

E’ andata al fenomeno belga Remco Evenepoel la prima tappa con arrivo in salita che ha portato i corridori da Sagres a Alto da Fóia dopo 183.9km . Il corridore della Deceuninck – Quick Step ha preceduto il tedesco Maximilian

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GIRO D'ITALIA 2019NEWSPROFESSIONISTI

GIRO D’ITALIA 102: IL TROFEO SENZA FINE ATTENDE…

  Milano, 2 maggio 2019 – Mancano solo nove giorni alla Grande Partenza del Giro d’Italia edizione numero 102, organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, che scatterà a Bologna con una cronometro individuale l’11 maggio per concludersi con un’altra prova contro il

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TIRRENO-ADRIATICO 2018, COME UN GRANDE GIRO

Alla 53a edizione della Corsa dei Due Mari annunciati tra gli iscritti i più grandi nomi del ciclismo mondiale: Froome, Dumoulin, Nibali, Uran, Bardet, Aru, Porte, Landa, Lopez, Adam Yates, Dennis e Thomas per la Generale; Sagan, Van Avermaet, Kwiatkowski, Gilbert, Ulissi, Boasson Hagen, Gaviria, Cavendish, Ewan e Matthews a caccia di tappe. E molti altri.

Milano, 28 febbraio 2018 – Sarà una Corsa dei Due Mari senza precedenti, vista la partecipazione dei più grandi campioni del pedale: sono stati annunciati oggi gli iscritti alla Tirreno-Adriatico NamedSport, in programma dal 7 al 13 marzo e organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport.

Giunta alla 53esima edizione, alla corsa parteciperanno 154 corridori in rappresentanza di 22 squadre. Al via ci saranno moltissimi tra i più grandi nomi del ciclismo mondiale tra cui l’intero podio del Tour de France 2017 e due terzi del podio di Giro d’Italia e Vuelta a España, con Chris Froome (vincitore di Tour e Vuelta), Tom Dumoulin (vincitore del Giro), Vincenzo Nibali (terzo al Giro e secondo alla Vuelta), Rigoberto Uran e Romain Bardet (rispettivamente secondo e terzo del Tour). E se non bastasse lotteranno per la Classifica Generale, tra gli altri, Fabio Aru, Richie Porte, Mikel Landa, Miguel Angel Lopez, Adam Yates, Rohan Dennis e Geraint Thomas.

Anche la lista dei cacciatori di tappe è di primissimo livello, a cominciare dal tre volte consecutive Campione del Mondo su Strada, Peter Sagan, i suo rivali storici Greg Van Avermaet e Michal Kwiatkowski, Philippe Gilbert, Diego Ulissi, Edvald Boasson Hagen ed i velocisti Fernando Gaviria, Mark Cavendish, Caleb Ewan e Michael Matthews.

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Elenco Iscritti Tirreno-Adriatico NamedSport 2018
Guida Ufficiale Tirreno-Adriatico NamedSport 2018
Mappe Tirreno-Adriatico NamedSport 2018

UCI WORLDTEAMS – 18 (aventi diritto) – totale 22 squadre di 7 corridori ciascuna

AG2R LA MONDIALE – Bardet, Dillier, Geniez
ASTANA PRO TEAM – Lopez, Moser, Lutsenko
BAHRAIN – MERIDA – Nibali, Colbrelli, Pozzovivo
BMC RACING TEAM – Porte, Van Avermaet, Dennis
BORA – HANSGROHE – Sagan, Majka, Formolo
FDJ – Bonnet, Roux, Vaugrenard
LOTTO SOUDAL – Benoot, Marczynski, Debusschere
MITCHELTON – SCOTT – Yates, Ewan, Mezgec
MOVISTAR TEAM – Landa, Amador, Bennati
QUICK – STEP FLOORS – Gaviria, Gilbert, Jungels
TEAM DIMENSION DATA – Cavendish, Boasson Hagen, Meintjes
TEAM EF EDUCATION FIRST – DRAPAC P/B CANNONDALE – Uran, Modolo, Vanmarcke
TEAM KATUSHA ALPECIN – Spilak, Haas, Tony Martin
TEAM LOTTO NL – JUMBO – Roglic, Bennett, Van Emden
TEAM SKY – Froome, Thomas, Kwiatkowski
TEAM SUNWEB – Dumoulin, Matthews, Kelderman
TREK – SEGAFREDO – Brambilla, Nizzolo, Stuyven
UAE TEAM EMIRATES – Aru, Ulissi, Ganna
UCI Professional Continental Teams – 4 wild card

GAZPROM – RUSVELO – Firsanov, Foliforov, Vlasov
ISRAEL CYCLING ACADEMY – Boivin, Hermans, Sbaragli
NIPPO – VINI FANTINI – EUROPA OVINI – Cunego, Canola, Santaromita
WILIER TRIESTINA – SELLE ITALIA – Pozzato, Mareczko, Zardini

LIVE TWEET
Ogni giorno potrete seguire la Tirreno-Adriatico NamedSport grazie a un live tweet, con tutti gli aggiornamenti della tappa in corsa, dal profilo twitter ufficiale @TirrenAdriatico – L’hashtag per commentare in diretta sarà #TirrenoAdriatico

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GIRO D’ITALIA 2018: DA ISRAELE A ROMA PER UNA STORICA EDIZIONE CHRIS FROOME ANNUNCIA LA SUA PARTECIPAZIONE

Per la prima volta la partenza di un grande giro verrà data fuori dall’Europa, da Israele, con tre frazioni, la prima delle quali sarà dedicata a Bartali, nel ricordo del grande “Ginettaccio”, Giusto tra le Nazioni. Rientro in Italia, in Sicilia, dove si disputeranno tre tappe e il primo arrivo in salita sull’Etna con finale inedito all’Osservatorio Astrofisico.

Risalendo lo stivale weekend impegnativo tra Campania e Abruzzi con gli arrivi a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso (Montagna Pantani). La tappa da Assisi a Osimo (tappa dei Muri) vedrà il passaggio sul Muro di Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi. Per i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ecco l’arrivo a Nervesa della Battaglia. Ripartenza da San Vito al Tagliamento con traguardo sul temibile Zoncolan.

Ultimo giorno di riposo a Trento dove martedì 22 ci sarà la difficile cronometro (34,5 km) con finale a Rovereto. La zona della Franciacorta, il giorno seguente, sarà sede della Wine Stage. Trittico alpino finale con arrivi in salita a Prato Nevoso, Bardonecchia e Cervinia con in mezzo tante montagne compresa la Cima Coppi 2018, il Colle delle Finestre con i suoi 2178 metri. Spettacolare finale in circuito, a Roma, con arrivo in Via dei Fori Imperiali sotto il Colosseo.

Milano, 29 novembre 2017 – La 101a edizione del Giro d’Italia – organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – è in programma dal 4 al 27 maggio. Anche quest’anno saranno molteplici i temi che la Corsa Rosa saprà raccontare lungo la sua strada tra storia, cultura e sport.

Chris Froome, attraverso un video, ha annunciato che sarà al via della Corsa Rosa.

IL PERCORSO
Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima la Corsa Rosa muoverà dall’estero proseguendo il suo percorso di internazionalizzazione e valorizzazione del Made in Italy nel Mondo.

3.546,2 sono i chilometri totali di questa edizione che prevede 44.000 metri di dislivello. 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita.

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Mappe Giro d’Italia 2018
GRANDE PARTENZA – ISRAELE
Venerdì 4 maggio, si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km a Gerusalemme Ovest. Continui saliscendi e cambi di direzione caratterizzano un percorso che non lascerà un attimo di respiro. Questa sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano insignito Giusto fra le Nazioni e il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.

La seconda frazione si dipana da Haifa a Tel Aviv, con arrivo sul lungomare dopo 167 km e passaggio nel finale da Jaffa – antica città alle porte di Tel Aviv – frazione adatta ai velocisti.

Ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con passaggio e relativo Gpm sul Ramon Crater (il più grande cratere al Mondo con 40 chilometri ampiezza) e finale adatto ancora agli sprinter. Eilat sarà il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia nella sua storia.

PRIMA SETTIMANA – IL SUD E IL CENTRO
Trasferimento in Sicilia, dove sono previste tre tappe, con il primo giorno di riposo per la carovana del Giro: lunedì 7 maggio. Quarta tappa, da Catania a Caltagirone con arrivo nella parte alta della città, molto mossa e piena di insidie e saliscendi fino allo strappo finale adatto ai finisseur (191 km). Da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice), km 152, si snoda la quinta frazione con strappo finale adatta ancora ai finisseur. Nella prima parte si tocca la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi fino a sfiorare Selinunte. Nel 2018 saranno trascorsi 50 anni dal terremoto che colpì quelle zone il 14 gennaio 1968.

Il primo arrivo in salita del Giro 2018 sarà sull’Etna. Tappa di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico.

Ritorna il terreno fertile per i velocisti del gruppo con la 7a tappa Pizzo-Praia a Mare che si sviluppa interamente sulla costa tirrenica.

Sabato 12 e domenica 13 weekend ad alta quota, con due arrivi in salita a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). La prima di queste frazioni (208 km) muoverà da Praia a Mare per attraversare il Cilento, costeggiando le spiagge fino a Salerno, per poi salire fino al traguardo posto davanti al Santuario. Tappa molto lunga, 224 km, quella che porterà il gruppo da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia, la Montagna Pantani di questa edizione. Salita interminabile di 45 km quella che porta all’arrivo, spezzata solo da un falsopiano centrale.

SECONDA SETTIMANA – CENTRO E NORD-EST
Dopo il giorno di riposo in Abruzzo si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime.

Nel ricordo di Michele Scarponi la tappa 11 da Assisi a Osimo. Frazione mossa con salite medio lunghe all’inizio e i classici muri dell’entroterra marchigiano al termine, tra i quali il Muro di Filottrano con pendenze fino al 14% e finale nel centro storico medievale di Osimo.

Giovedì 17 maggio dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1.

La tappa 13 partirà da Ferrara per concludersi a Nervesa della Battaglia dopo 180 chilometri con lo strappo del Montello nel finale. Si toccano alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra, che quest’anno ricorda i 100 anni dalla sua conclusione.

Sabato 19 maggio tappa interamente in Friuli Venezia Giulia con arrivo sul “Mostro” Zoncolan. Si parte da San Vito al Tagliamento e, in 181 km, si affrontano 5 Gpm e 4.400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate, quindi la salita di Avaglio e negli ultimi 45 km, senza un metro di pianura, si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan (dal versante più duro, quello di Ovaro).

A seguire, domenica 20, la tappa Dolomitica da Tolmezzo a Sappada con 4 Gpm. Frazione con tante insidie soprattutto dopo Auronzo di Cadore dove si affrontano le due salite inedite del Comelico, sempre sopra al 10%. Finale a Sappada in leggera ascesa.

TERZA SETTIMANA – TRENTINO E NORD-OVEST
Ultimo riposo del gruppo a Trento dove il giorno seguente partirà la cronometro individuale di 34,5 km che si concluderà a Rovereto, città in cui è posta la Campana dei Caduti realizzata col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Gara contro il tempo per specialisti, visto il tracciato quasi completamente pianeggiante, con medie previste intorno ai 50 km/h.

Immancabile da qualche anno la Wine Stage che quest’anno si svilupperà in Franciacorta e prevede una tappa in linea. Partenza da Riva del Garda e arrivo a Iseo. Ultima tappa adatta ai velocisti prima del finale a Roma.

Ed ecco i tre giorni con le ultime tappe di montagna che potranno decidere il Giro: giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre – con i sui 9 km di sterrato – Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 ultima tappa di montagna con 4.500 m di dislivello in sole tre salite. Il gruppo muoverà da Susa con un percorso che prevede una prima parte pianeggiante e, dopo aver affrontato l’inedito Col Tsecore, un finale con le ascese di St. Pantaléon e l’ultimo arrivo in salita a Cervinia.

GRAN FINALE A ROMA
Trasferimento nella Capitale per chiudere questa 101a edizione del Giro. Passerella finale in circuito, di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro di Roma. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo.

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DOMENICA IL PREMIO “CORAGGIO E AVANTI” PREMIATI SLONGO POZZOVIVO GUAZZINI E BACCIO

S.LUCIA ALLA CASTELLINA(FI).- Protagonisti di ieri e di oggi e belle speranze per il futuro. Tutti assieme campioni del pedale e personaggi, a celebrare domenica prossima la bella festa ideata dalla Famiglia del Ciclismo e dagli Amici di S.Lucia alla Castellina, un gruppo che ogni anno allestisce varie iniziative nel segno dell’amicizia. Il 14° Premio Coraggio e Avanti si tiene domenica prossima presso il Convento dei Padri Carmelitani sede del Museo Filotex, e Centro spirituale della Federciclismo.

Questa volta sarà dedicato a Michele Scarponi. Un ricordo ed un omaggio commosso, al campione marchigiano; sono attesi i genitori di Michele Scarponi, Giacomo e Flavia. Il Premio Coraggio e Avanti 2017 per Simone Consonni, rivelazione della stagione, splendido protagonista anche su pista.

Gli altri riconoscimenti: l’Ammiraglio D’Oro a Paolo Slongo uno dei tecnici vicini a Vincenzo Nibali, il “Franco Ballerini” al bravissimo responsabile tecnico dell’attività femminile Edoardo Salvoldi.

Premio Mario Sani quale promessa juniores, al campione europeo su strada e su pista Michele Gazzoli e sempre per gli juniores alla squadra toscana vincitrice del Giro della Lunigiana 2017 con Andrea Innocenti. Per l’attività femminile la campionessa del mondo ed europea su pista, Vittoria Guazzini, per gli under 23 al tricolore a cronometro Paolo Baccio.

Il premio Over 35 in memoria di Edo Gelli a Domenico Pozzovivo, quello a ricordare i trascorsi della Filotex nel ciclismo, a Piero Pieroni. Infine il premio Alfredo Martini “Azzurri d’Italia” per un atleta che ha indossato la maglia della nazionale a Luca Paolini, mentre per la sua fedeltà al ciclismo ormai da mezzo secolo, riconoscimento particolare al dirigente sportivo e imprenditore lucchese Ivano Fanini. La cerimonia a mezzogiorno all’interno della chiesa al termine della Santa Messa, celebrata da Padre Raffaele Duranti, con la presenza oltre ai premiati, di tanti altri ospiti, personaggi del ciclismo e di altri sport.

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foto Enzo Casarotto
ALLIEVIDONNEELITE/UNDER23ESORDIENTIJUNIORESNEWSPROFESSIONISTI

GIGLIO D’ORO 2017: PREMIATI NIBALI- ALBANESE E IL GIOVANE PANICUCCI

ONTENUOVO DI CALENZANO(FI).- Un abbraccio tra il campione del ciclismo ed il mister della Fiorentina, quindi lo scambio della maglie. Quella della Bahrain Merida per Stefano Pioli, suo tifoso ed appassionato di ciclismo, quella viola con scritto Nibali ed il numero uno (se non quale) per Vincenzo, anche se lui tifa Milan. E’ stato questo uno dei momenti più belli e significativi della cerimonia del 44° Giglio D’Oro tra gli applausi di un pubblico che gremiva la sala. Il Giglio D’Oro per Vincenzo Nibali è la sua casa. Per la sesta volta (il record è di Moser con 9) il riconoscimento per il miglior professionista della stagione è stato suo, in base ai risultati ottenuti, senza dimenticare quando vi salì come rivelazione nel 2006. Un’annata brillante quella del campione della Bahrain Merida, con i podi al Giro e alla Vuelta, e la straordinaria impresa nel Giro di Lombardia. Nel 2018 partirà con il Tour de Juan in Argentina dal 21 al 28 gennaio, quindi punterà alle classiche; il suo obbiettivo principale il mondiale in Austria su di un percorso per scalatori, che gli si addice. Ed i grandi Giri? Sicuramente quello di Spagna per preparare la prova iridata, tra il Tour de France del quale conosce già il percorso ed il Giro d’Italia (il 29 di questo mese la presentazione a Milano) deciderà in dicembre durante il collegiale in Croazia. Per Nibali la festa del Giglio D’Oro al Meridiana Country Hotel e dall’amico Saverio Carmagnini, poi via verso Milano per ricevere l’Oscar Tuttobici. Stefano Pioli ha ricevuto invece il premio “Maestri dello Sport” nel ricordo di Alfredo Martini, dalle figlie dell’indimenticabile personaggio del ciclismo, Silvia e Milvia.

“Sono orgoglioso di riceverlo nel suo nome, anche perché di questo premio mi piace anche la definizione di maestri dello sport”. E la Fiorentina che fa soffrire i suoi tifosi? “Noi siamo ancora in salita, ma una volta terminata arriva anche la discesa, terreno dove Nibali vola. Un esempio lui come atleta e come uomo, ho negli occhi ancora la sua impresa nel Giro di Lombardia, un vero spettacolo”.

Gli altri premi: quello alla carriera come direttore sportivo a Davide Boifava, per le “Glorie del Ciclismo” in memoria di Franco Ballerini (era presente sua moglie Sabrina Ricasoli) a Maurizio Fondriest e poi tanta Toscana. La rivelazione dell’annata (premio Gastone Nencini) al valdarnese Vincenzo Albanese della Bardiani Csf, consegnato da Maria Pia ed Elisabetta Nencini, il premio Gino Bartali alla junior pratese Vittoria Guazzini, campionessa del mondo ed europea su pista, quello per il giovane emergente al diciottenne carmignanese Andrea Innocenti, miglior juniores nazionale, il Memorial Tommaso Cavorso consegnato dall’ex iridata di ciclismo Alessandra Cappellotto all’esordiente Tommaso Panicucci. Assenti il vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin ed il tricolore Fabio Aru. Tra i presenti il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, per la Federciclismo il presidente del Comitato Regionale Toscano Giacomo Bacci, e tra gli altri personaggi Francesco Moser, Franco Bitossi, Vita, Mordini, i dott. Falai e Magni, l’ex calciatore della Fiorentina Alberto Orzan, Francioni, Alberati, Poggiali e Fabbri che fanno parte della Commissione del premio. Saverio Carmagnini era felice, mai avrebbe pensato al successo che questo premio ha saputo raggiungere in 44 edizioni.

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