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TOMMY PRIM, L’ARRIVO IN ITALIA NEL 1978 GRAZIE A FANINI foto gallery

 

Tommy Prim svedese, classe 1955 fu uno dei primi corridori  svedesi ad abbracciare il ciclismo italiano degli  anni ’70-’80 . Il biondo corridore  svedese  si affaccio al ciclismo italiano portando con se il senso civico che lo rendeva diverso rispetto ai corridori che provenivano da altri paesi europei .  Il suo carattere freddo e distante, limitò la durata della sua carriera tanto che nel 1986 all’eta’ di 31 anni decise di ritirarsi quando poteva dare molto .

Tommy  Prim conobbe Ivano Fanini, noto talent scout italiano, nel 1977  quando la sua allora squadra la Saab diretta da Leo Selmi venne in ritiro in Italia . Fu proprio allora che Ivano Fanini  convinse il biondo svedese a correre in Italia in maglia  Fanini.

Da quel momento dopo alcune difficolta iniziali dovute al completo cambiamento di vita , dimostrò di poter competere contro  i migliori ciclisti italiani. La sua prima stagione in Italia, nel 1979, fu particolarmente brillante, con vittorie nei campionati nazionali svedesi e successi in corse italiane come il Giro d’Italia Baby e la Settimana Bergamasca.

Tommy Prim dopo l’esperienza con Fanini passo professionista con la Bianchi-Piaggio e poi Sammontana -Bianchi  dove ci restò per 7 anni . Proprio tra i professionisti raggiunse importanti risultati come la vittoria del  Tour di Romandia nel 1981 e la Tirreno-Adriatico nel 1984. Nel 1980, si fece notare al Giro d’Italia vincendo la quindicesima tappa a Teramo .

Una delle edizioni più memorabili del Giro d’Italia  per  Tommy Prim fu nel 1981, quando perse perse la maglia rosa per soli  38 secondi preceduto sul podio finale da  Giovanni Battaglin. Il suo stile di corsa, le sue nelle corse a tappe gli permise di emergere come uno dei protagonisti più forti del Giro d’Italia negli anni ’80, con piazzamenti di secondo e quarto posto nelle edizioni dal 1980 al 1986.

Nel 2000, Tommy Prim tornò in Italia come rappresentante della Bianchi durante le fiere di settore. Ha anche guidato il Team Crescent, appartenente al Gruppo Bianchi, ottenendo soddisfazioni a livello tecnico. Attualmente, all’età di 68 anni, Tommy continua a pedalare, percorrendo circa 20.000 chilometri all’anno lungo le coste dell’Oceano o dei laghi, tra foreste e villaggi. La sua storia contribuisce a rafforzare il legame tra la Svezia e l’Italia nel mondo del ciclismo, seguendo le orme di altri ciclisti svedesi che si sono fatti strada in Italia grazie a figure come Ivano Fanini.

 

 

 

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